Al 31° Rally Alto Appennino Bolognese il successo è per Rusce-Vozzo

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Ha parlato reggiano anche quest’anno, il RALLY ALTO APPENNINO BOLOGNESE (R.A.A.B.), un’edizione – la trentunesima – “da grandi firme”, con la vittoria andata ad Antonio Rusce in coppia con Marco Vozzo, su una Skoda Fabia R5. L’equipaggio della X Race Sport, uno dei più “in vista” tra i privati che corrono nel Campionato Italiano Rally, ha vinto di forza, prendendo il comando dalla seconda prova speciale per poi non lasciarlo più sino allo sventolare della bandiera a scacchi, posta in nella centrale Piazza della Libertà della città termale.

Per tutto l’arco del rally, nove prove speciali in un percorso che ha ricalcato la tradizione e comunque anche un poco “rinfrescato”, Rusce e Vozzo hanno saputo tenere alla guardia l’altro reggiano Roberto Vellani, che i successi delle due edizioni precedenti cercava il tris di allori con la Peugeot 208 T16 R5, affiancato da Silvia Maletti. Ci ha provato continuamente, il coriaceo pilota di Quattro Castella, a intimorire il rivale conterraneo, ma ha dovuto spesso far fronte ai fastidi dati dall’idroguida alla sua vettura, che lo hanno assillato per buona parte delle sfide.

Nulla toglie il merito comunque a Rusce, arrivato sull’appennino bolognese per allenarsi in vista del prossimo impegno “tricolore” di Roma a metà luglio, ed onore alle armi anche per Vellani stesso, che ha confermato di essere comunque pilota di vertice.

Con i primi due progressivamente allontanatisi dal resto della compagine è stato assai spettacolare il confronto per il terzo gradino del podio. Un duello acceso, quello tra i còrsi Alerini-Defendini ed i siciliani Bruccoleri-Rapisarda, entrambi con una Skoda Fabia R5. All’ultimo tuffo si è messo il “bronzo” al collo Alerini, pilota innamorato della gara (l’ha disputata più volte) riuscendo a contenere davvero in “zona Cesarini” l’attacco di Bruccoleri il quale,  pur firmando il miglior tempo sull’ultima “chrono” di Bombiana non è riuscito a piegare la resistenza dell’isolano.

A Bruccoleri, finito dunque quarto, ha pesato il fardello di 10” di penalità per una partenza anticipata allo start della terza prova ed una doppia foratura durante la quarta prova: tempo prezioso lasciato, con il quale ha visto vanificato il gradino più basso del podio. Alerini, da parte sua ha lamentato una giornata in cui non è entrato bene in sintonia con la gara ed anche un “testacoda” durante la quarta prova.

Completa la top five il comasco Andrea Spataro, anche lui su una Fabia R5, affiancato da D’Agostino. Una gara di alto profilo, quella del lariano, rimasto entusiasta delle prove speciali incontrate, che appunto con i riscontri cronometrici forniti lo hanno decisamente soddisfatto.

Sesta e settima piazza assoluta rispettivamente per due gentleman driver: Franco Rossi, affiancato dal blasonato Flavio Zanella ha chiuso sesto con la Hyundai i 20 R5 e lo segue a ruota il fiorentino Marco Cavalieri, alla seconda esperienza alla guida della VolksWagen Polo R5, con al fianco il fido Bazzani.

Con l’ottava piazza assoluta si esalta di nuovo al RAAB la prestazione del pisano Michele Rovatti, veloce e preciso nell’andare a cogliere anche la prima posizione tra le vetture a “due ruote motrici” con la Peugeot 208 R2, assecondato da Matteo Cavicchi.

Top ten assoluta chiusa da Guglielmini-Giorgio, anche loro su una 208 R2 e da Bertuzzi-Rizzo, alla loro prima gara con la Peugeot 207 S2000, che il pilota bolognese ha saputo ben interpretare nonostante la ridotta attività agonistica.

Tra i “nomi” attesi non hanno accarezzato la bandiera a scacchi Simone Brusori, tradito da un iniettore alla sua Renault Clio Kit ancor prima di avviare le sfide della prima prova. Ed anche il giovane Amedeo Venturi non ha avuto miglior fortuna, fermandosi durante la sesta prova per problemi all’alimentazione. Questo dopo aver sofferto per difficoltà sia al cambio che alla frizione.

Soddisfazione, da parte dell’organizzazione di EventStyle, per questo evento, valido per la Coppa Rally di Zona e per la Michelin Rally Cup, tornato con soddisfazione a Porretta Terme, caratterizzato oltre che da un percorso di alto livello anche da un plateau di grandi nomi e macchine (sei diversi i tipi di top car, le “R5” al via), facendo csì proseguire la qualificata tradizione del rally.

CLASSIFICA FINALE (top ten)

  1. Rusce-Vozzo (Skoda Fabia R5) in 50’17”3.
  2. Vellani-Maletti (Peugeot 208 T16 R5) a 25”3.
  3. Alerini-Defendini (Skoda Fabia R5) a 40”4.
  4. Bruccoleri-Rapisarda (Skoda Fabia R5) a 42”2.
  5. Spataro-D’Agostino (Skoda Fabia R5) a 1’08”9.
  6. Rossi-Zanella (Hyundai i20 R5) a 1’44”7.
  7. Cavalieri-Bazzani (VolksWagen Polo R5) a 3’00”2.
  8. Rovatti-Cavicchi (Peugeot 208 R2) a 3’36”8.
  9. Guglielmini-Giorgio (Peugeot 208 R2) a 3’57”9.
  10. Bertuzzi-Rizzo (Peugeot 207 S2000) a 4’25”8.

Ultima modifica: 1 Luglio 2019