Voltura auto: come funziona la minivoltura e perchè farla

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Quando si acquista un veicolo usato è necessario effettuare la pratica di voltura, mediante richiesta di aggiornamento carta di circolazione.

Questa deve essere fatta presso il Dipartimento per i trasporti terrestri, insieme ad altri passaggi burocratici, in quanto si tratterebbe di un bene registrato presso pubblici registri. Mentre, quando si acquista un’auto nuova bisogna immatricolarla e iscriverla al PRA, cioè il Pubblico Registro Automobilistico.

Come funziona

Come tutti sanno, l’auto rientra nella categoria dei beni immobili che devono essere registrati, vale a dire che si devono sottoporre ad iscrizione presso i pubblici registri. Per tale ragione, tutti i dati relativi alle caratteristiche dell’auto, nonché i dati del proprietario del mezzo dovranno essere comunicati presso le Autorità pubbliche. Questo è necessario per ottenere la consegna di una carta di circolazione, nonché l’iscrizione del veicolo presso il PRA, il Pubblico Registro Automobilistico.

Tutti i passaggi di proprietà richiesti devono obbligatoriamente essere aggiornati mediante uno specifico procedimento. E’ esattamente questo procedimento che viene definito voltura. Ciò significa che ogni veicolo, affinché possa circolare sul territorio, deve possedere una carta di circolazione. Su quest’ultima devono essere indicati i dati del mezzo e quelli relativi al proprietario dello stesso. Il veicolo, inoltre, deve essere immatricolato presso il Dipartimento per i trasporti, ex Motorizzazione civile, cui segue anche l’attribuzione di una targa.

Dopo l’iscrizione del veicolo presso il Pubblico Registro Automobilistico, attraverso lo Sportello Telematico dell’Automobilista, segue l’atto che formalizza il trasferimento del veicolo usato dal vecchio al nuovo proprietario, ciò che viene definito tecnicamente voltura. In tali casi, il passaggio dall’una all’altra parte del veicolo in questione, si attua mediante la sottoscrizione di un contratto di vendita. Affinché tale passaggio possa essere ritenuto regolare, è fondamentale che si proceda ad un’autenticazione della firma di colui che vende il mezzo. Successivamente, entro i 60 giorni bisogna registrare il passaggio di proprietà presso il Pubblico Registro,, che a livello provinciale è gestito dall’A.C.I..

A questo punto, è necessario richiedere al Dipartimento per i trasporti di terra un aggiornamento della carta di circolazione, indicandovi i dati del nuovo acquirente e proprietario. Attenzione, poiché l’inosservanza di tali indicazioni comporta una sanzione amministrativa che consiste nel pagamento di una somma che varia da 700 euro circa, sino ad un massimo di 3.554 Euro. Chiunque dovesse essere fermato alla guida di un mezzo per cui non sia stata fatta richiesta di rinnovo o aggiornamento della carta di circolazione, potrebbe rischiare delle sanzioni amministrative  piuttosto salate, come già sottolineato.

Ultima modifica: 5 Aprile 2018