I vantaggi di acquistare auto importate dall’estero

4951 0
4951 0

Nel corso degli ultimi anni ha avuto un grande impulso l’acquisto delle  auto importate dall’estero. Si tratta di vetture che arrivano da mercati paralleli, molto spesso Germania, ma anche Olanda e Russia, che garantiscono un notevole risparmio in termini di spesa iniziale. Sembra tutto molto bello, non sempre lo è: dietro l’acquisto di un’auto di importazione, soprattutto se usata, si nascondono delle vere e proprie truffe.

Basta una semplice ricerca in rete per verificare quanto è accaduto ed è stato segnalato a più riprese. La truffa viene perpetrata dai commercianti che favoriscono l’importazione evadendo l’IVA cosa che a distanza di anni può anche portare al fermo amministrativo dell’auto e al sequestro di targhe e documenti di viaggio.

Auto estero: come si calcolano le tasse dovute su un’auto di importazione

L’auto di importazione è una vettura immatricolata in un paese estero, meglio prendere in considerazione solo quelli facenti parte della Unione Europea. L’auto viene considerata nuova se sono passati meno di sei mesi dalla sua immatricolazione o se ha percorso meno di seimila chilometri diversamente se una di queste due condizioni non viene rispettata è considerata usata. La distinzione è fondamentale perché il carico fiscale tra bene nuovo e usato cambia considerevolmente.

Se è l’acquirente in persona a intercettare su un mercato straniero la vettura desiderata, dovrà versare l’Iva in Italia: la ricevuta dal venditore farà fede sulla cifra da versare, il solito 22% che può essere versato anche semplicemente con un F24 in posta o in banca con codice tributo 6099. Se invece si acquista un’auto usata l’IVA non è dovuta e le uniche tasse da pagare sono quelle nel paese di provenienza della vettura. Stessa cosa se si acquista da un privato e non da un concessionario.

Poche le regole e i documenti da produrre per immatricolare l’auto in Italia (a breve non potranno più circolare auto con targa straniera intestate a residenti nel nostro paese): l’importatore deve essere anche l’intestatario dell’auto, devono essere comunicati i dati del venditore estero (potrebbero essere fatti dei controlli sulla provenienza della vettura) e i dati tecnici del veicolo.

Tutti i documenti necessari per immatricolare in Italia la vettura importata

Di qui la questione delle truffe, numerose auto che venivano importate in Italia come auto usate ed erano in realtà nuove con un’evasione dell’IVA totale da parte del concessionario e accusa di incauto acquisto per gli automobilisti. Una beffa atroce per chi era convinto di avere trovato l’affare su quattro ruote della propria vita. Però anche questa è una casistica interessante per quanti all’estero trovano un’auto o una moto particolare che magari non potrebbero mai volere in Italia e hanno la fortuna e la disponibilità economica per potersela portare a casa.

Ultima modifica: 8 Luglio 2019