Negli ultimi anni una delle situazioni di “terrore” più frequenti negli automobilisti è rappresentata dal fatto di ricevere o meno una sanzione autovelox o tutor mentre si è al volante della propria autovettura. Prima di affrontare tale questione, è opportuno specificare due aspetti:

  1. riguardo alle caratteristiche tecniche degli autovelox, essi devono essere omologati dal Ministero dei Trasporti e segnalati in maniera assolutamente evidente tramite segnali luminosi oppure cartelli;
  2. queste apparecchiature preposte alla rilevazione automatica della velocità devono necessariamente essere sottoposte a taratura e verifica del buon funzionamento.

Modalità per fare ricorso

Una volta accertati i due aspetti di cui abbiamo discusso in precedenza, l’automobilista cui è stata presentata una multa autovelox o tutor può decidere se la sanzione a lui comminata è ingiusta oppure no. Pertanto il verbale può essere contestato in due modi:

  1. se il verbale è stato redatto su strada, i termini decorrono dal giorno successivo alla data in cui è stata comminata la multa;
  2. se il verbale è stato inviato tramite posta, i termini decorrono dal giorno successivo alla data in cui il verbale è ritenuto notificato.

Per effettuare il ricorso è possibile rivolgersi al Prefetto oppure al Giudice di Pace, tenendo presente che non è possibile chiedere il risarcimento della multa ad entrambi. Inoltre, se si ritiene di essere stati sanzionati in maniera ingiusta, la multa ricevuta non deve essere pagata: a quel punto infatti non è più possibile tornare indietro sui propri passi.

Da ricordare inoltre che nel nostro Paese ci sono 30 giorni di tempo per presentare ricorso al Giudice di Pace (i residenti all’estero ne hanno invece 60, ndr), e che ci sono invece 60 giorni a disposizione per presentare reclamo al Prefetto (la stessa misura vale anche per i residenti all’estero).

Conviene pagare oppure presentare ricorso?

Una volta analizzate le caratteristiche dell’autovelox, la multa che è stata redatta e le modalità esistenti per fare reclamo, l’automobilista si pone solitamente la stessa domanda: mi conviene pagare la sanzione oppure presentare ricorso?

Di solito ci si può rivolgere ad una associazione dei consumatori che abbia già trattato situazioni simili con i legali; è opportuno inoltre leggere bene il foglio della sanzione per scoprire eventuali “mancanze” o trovare appigli necessari ai fini del ricorso stesso. In ultima analisi, ci sono purtroppo dei casi in cui l’importo della multa ed i tempi necessari per fare reclamo inducono l’automobilista a pagare la multa.

Ultima modifica: 4 Aprile 2017