Le norme di sicurezza che riguardano i caschi sono state recentemente aggiornate dalla comunità europea e acquisite anche dal codice della strada italiano. Non tutti i caschi sono a norma e tutti i caschi che vengono utilizzati devono essere riconosciuti e omologati con un codice di conformità che porta per l’appunto la sigla CE e un codice ben preciso che viene rilasciato dopo l’omologazione dal Ministero dei Trasporti. Questo codice per l’Italia è E3.
Attenzione all’etichetta del casco
Quando si compra un casco, soprattutto se lo si fa online e dunque a scatola chiusa, è opportuno verificare tutte le caratteristiche del prodotto e controllare che questo sia regolarmente omologato dal Ministero dei Trasporti italiano. Molto spesso, infatti, capita che per risparmiare qualche euro ci si rivolga a dei commercianti online stranieri che non sono uniformati a quello che è il nostro codice della strada. Il rischio, dunque, è quello di sprecare dei soldi comprando un prodotto che in realtà in Italia non può essere venduto e che assolutamente non è conforme. Viaggiare in moto senza un casco regolarmente omologato e riconosciuto, comporta una sanzione e il fermo del mezzo. Proprio come se si viaggiasse senza casco.
Quando si acquista un casco, soprattutto se lo si fa personalmente in un negozio riconosciuto, sia maggiormente tutelati: i negozi possono solo vendere prodotti regolarmente omologati. A quel punto la scelta dipende dal proprio gusto personale in fatto di colori, forma e dalla tipologia del casco che può essere integrale o modulare.
Tutto dipenderà anche dall’uso che ne facciamo e da eventuali urti e incidenti che potrebbero compromettere la funzionalità di un casco. È norma di buon senso, quando un casco ci ha salvato la vita una volta, metterlo da parte e comprarne uno altrettanto efficace evitando di sottoporre questo indispensabile strumento per la sicurezza a uno stress ulteriore che potrebbe anche non garantirci completamente.
La scadenza di un casco
Un’altra delle caratteristiche fondamentali del casco è la sua scadenza. Come tutti i prodotti in vendita, la cosa non riguarda soltanto gli alimenti, anche il casco ha una propria data di scadenza. Trattandosi di un supporto per la sicurezza vitale di conducente e passeggero, un casco omologato viene sottoposto a tutta una serie di test che verificano la sua resistenza e la sua compattezza. Superato il test si stabilisce anche quale sarà il ciclo di vita di questo casco che, dopo un certo numero di anni, scadrà. Una volta scaduto, la data di scadenza è riportata sia sulla confezione che sull’etichetta interna, il casco sarà considerato non omologato e dunque non ulteriormente utilizzabile. Più costoso è il casco, in considerazione della maggiore resistenza dei suoi materiali, più lunga sarà la sua scadenza anche se, difficilmente, un casco potrà avere una scadenza superiore ai cinque anni.
Tutto dipenderà anche dall’uso che ne facciamo e da eventuali urti e incidenti che potrebbero compromettere la funzionalità di un casco. É norma di buon senso, quando un casco ci ha salvato la vita una volta, metterlo da parte e comprarne uno altrettanto efficace evitando di sottoporre questo indispensabile strumento per la sicurezza personale a uno stress ulteriore che potrebbe anche non garantirci completamente.
Ultima modifica: 9 Settembre 2020