Piaccia o no la pulizia della propria auto va effettuata, almeno ogni tanto. Ne va del valore della vettura perché una carrozzeria sporca si opacizza e si corrode molto più facilmente ma anche della sicurezza: perché un parabrezza che non viene mai pulito in modo efficace rischia di “impastarsi” alla prima pioggia e i tergicristalli sporchi o deteriorati possono fare altri danni. Alcuni si divertono a pulire la macchina; altri detestano questa incombenza. Per tutti però negli ultimi anni è nata l’esigenza di lavare l’auto in modo intelligente in modo da evitare spreco di acqua e di agenti inquinanti.
Lavare la propria auto efficacemente e senza sprechi
Solo negli ultimi anni, in particolare con i periodi di maggiore difficoltà per gli approvvigionamenti idrici, è aumentata la sensibilità per quanto riguarda lo spreco dell’acqua. Gli autolavaggi industriali, anche quelli fai da te, sono obbligati per legge a sfruttare le acque reflue garantendo il minimo spreco ma alla fine, se si vuole ricorrere al fai da te, basta fare un passo indietro e tornare all’antico: secchio, acqua, spugna e pelle di daino. E olio di gomito naturalmente.
Sul mercato esistono una infinita qualità di prodotti per la pulizia dell’auto: cerchioni, vetri, interni, shampoo per la carrozzeria, cera… Anche in questo settore le cose sono cambiate: basta dare un’occhiata all’etichetta del prodotto per verificare che molti di questi detergenti risultano in gran parte biodegradabili e se vengono diluiti per bene lo spreco è ancora minore e la resa altrettanto efficace.
Pulizia degli interni: olio di gomito e qualche cautela
È sempre meglio partire dagli interni che andranno puliti e igienizzati. L’aspirapolvere è ancora la cosa più efficace: più potente è e meglio è.
Ma una spugna leggermente bagnata con acqua insaponata (normalissimo sapone neutro di Marsiglia) basta per ridare tono ai sedili e pulire il tessuto in profondità. L’importante è non bagnare troppo sedili e poltrone: la spugna deve essere semplicemente umida. Se avete bambini da quei sedili uscirà di tutto: preparate un paio di sacchetti rispettando un minimo di raccolta differenziata.
Per i tappetini occorrerà un po’ più di detergente e di energia: se rimangono umidi meglio lasciarli asciugare prima di risistemarli all’interno dell’abitacolo. Anche per cruscotto, braccioli e pianale un panno umido è sufficiente: se il vostro parabrezza resta opaco il problema è all’interno dell’auto, colpa dell’aria condizionata.
Dovrete pulire accuratamente il vetro su entrambi i lati. Il panno di daino è perfetto: ma possono bastare anche giornali vecchi e un po’ d’alcol. Lavare la macchina può tranquillamente sostituire un paio d’ore di palestra: l’auto va insaponata con cura in ogni sua parte rimuovendo lo sporco a mano e in profondità per poi procedere al risciacquo che è l’unico momento in cui l’acqua va aperta generosamente per rimuovere sporco e sapone. La cera va data sul veicolo umido e pulito, e poi rimossa. I veri integralisti del lavaggio ecologico suggeriscono di lavare l’auto su un prato con prodotti biodegradabili: in questo modo l’acqua finirà in qualche modo per alimentare la terra, senza sprechi.
Troppe cose? Beh… si può anche ricorrere a lavaggi industriali che dimostrano di essere eco-friendly e che riciclano l’acqua privilegiando sempre prodotti biodegradabili.
Ultima modifica: 7 Maggio 2019