Pneumatici ricostruiti: cosa sono

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Quante volte sarà capitato di venire a conoscenza di offerte abbastanza allettanti per quello che riguarda il cambio gomme e scoprire che il prezzo invitante deriva dal fatto che sono pneumatici ricostruiti? Ma cosa vuol dire esattamente e che differenza passa con gomme nuove di zecca?

Cosa sono

Innanzitutto bisogna distinguere 2 tipologie di gomme: le gomme ricostruite, gomme che si presentano con un battistrada totalmente consumato, che vengono rimesse a nuovo tramite l’applicazione di un nuovo battistrada; e le gomme rigenerate, che invece presentano un battistrada consumato che viene eliminato, viene riapplicato un nuovo battistrada, formando così una sorta di gomma mista nuovo/usato.

Qualunque sia la natura degli pneumatici, se ricostruiti o rigenerati è bene accertarsi dell’omologazione degli stessi agli standard europei, prima di procedere col montaggio sulla propria auto. Una sigla in particolare è abbastanza importante, la presenza del codice 108 R (109 R per i mezzi pesanti) sta ad indicare il rispetto delle normative europee.

Quante volte si possono rigenerare?

Pur essendo una valida e, come vedremo più avanti, ecologica alternativa al nuovo, gli pneumatici ricostruiti non possono di certo essere ricostruiti parecchie volte, la legge europea in questo caso detta condizioni specifiche a cui attenersi.

  • Se si parla di pneumatici per automobili, possono essere rigenerati solamente 1 volta, dopo di che devono essere per forza smaltiti;
  • Discorso diverso per quello che riguarda i mezzi pesanti, gli pneumatici per questa tipologia di veicoli possono essere rigenerati o ricostruiti fino a 3 volte;
  • Discorso ancora differente per quello che riguarda gli pneumatici da aereo che possono subire processo di ricostruzione fino a 7 volte.

Sono più ecologici?

Da questo punto di vista la risposta è sì senza dubbio. Intanto si potrebbe iniziare affermando che le risorse, in termini di materia prima, per andare a ricostruire uno pneumatico è pari ad 1/5 rispetto alla materia prima che occorre per andare ad ottenere una gomma ex novo, quindi un minore impatto ambientale a livello industriale. Secondo fattore importante è il seguente, se una gomma viene rigenerata vuol dire che non ha subito processo di smaltimento come rifiuto, quindi anche in questo senso un minore impatto ambientale. Terzo fattore importante a livello ecologico è il minore impatto ambientale per quello che riguarda l’energia occorrente per la produzione: la produzione di uno pneumatico rigenerato comporta il 30% di consumo energetico di quello occorrente per produrre la stessa gomma ex novo.

Riassumendo si potrebbe affermare che sicuramente la produzione di gomme rigenerate è abbastanza più ecologica rispetto a quella delle gomme nuove, ma è tutto rose e fiori? Dal punto di vista del conducente quali sono i vantaggi e gli svantaggi?

Vantaggi e svantaggi

Sicuramente da nominare nella lista dei vantaggi c’è il prezzo competitivo. Specialmente girando in lungo e largo per la rete è possibile riuscire a scovare delle offerte davvero allettanti e spuntare prezzi davvero bassi per le proprie gomme. Ma nella lista degli svantaggi la voce grossa la fanno le prestazioni. Non che gli pneumatici ricostruiti non siano performanti, assolutamente, ma che il confronto tra il medesimo modello di gomma nelle due versioni nuova e rigenerata, sarà palesemente a vantaggio della prima, se quello che si cerca in una gomma sono le prestazioni. Bisogna accertarsi della provenienza delle gomme ricostruite e chiedere sempre il certificato a garanzia delle stesse che il gommista è tenuto a rilasciare dopo il montaggio.

Non si vogliono assolutamente creare allarmismi e non è intenzione affermare in questa sede che gli pneumatici ricostruiti non sono sicuri, se esistono sul mercato da parecchi decenni vuol dire che gli stessi sono abbastanza sicuri, cosa di fatto ineccepibile.

Come riconoscerli

Abbiamo qualche riga sopra parlato di una sigla particolare, 108 R (109 R per i mezzi pesanti) che ci aiuta nel riconoscimento di uno pneumatico ricostruito. Ebbene, è possibile conoscere ogni dettaglio della gomma, proprio perché deve essere riportato in codice sulla gomma stessa. Oltre a questo sulla gomma è trascritto il nome del produttore ed il modello di gomma.

Viene riportato su ogni gomma un numero composto da diverse cifre, abbastanza lungo, si tratta del numero di produzione della gomma. Le ultime 4 cifre di questo numero stanno ad indicare: quartultima e terzultima il numero della settimana in cui è stata prodotta la gomma, penultima ed ultima cifra indicano invece l’anno di produzione.

Sempre per legge deve essere indicata la sigla europea ‘e’ dentro ad un cerchio, seguita da una cifra indicante il paese di produzione della gomma (nel caso dell’Italia la sigla è ‘e2’). E sempre per legge ogni pneumatico deve riportare la scritta ‘Ricostruito’ o ‘Retread’, ad indicare il trattamento a cui è stato sottoposto lo stesso.

In buona sostanza riconoscere uno pneumatico ricostruito è abbastanza semplice; talvolta si può incappare in venditori che vogliono far passare per nuove delle gomme ricostruite, offrendole a prezzi più che vantaggiosi, magari a scopo pubblicitario.

La scelta definitiva

La scelta finale, spetta al conducente. Rimane chiaro che gli pneumatici ricostruiti rappresentano uno fetta di mercato notevole ed i dati di vendita ne sono una testimonianza indiscutibile. Le gomme rigenerate rappresentano una delle scelte più gettonate. Soprattutto per quanto riguarda le flotte aziendali di automezzi. Gli automezzi, specie se pesanti, utilizzati a scopo commerciale o per il trasporto su strada, devono essere sempre e comunque in perfetta efficienza. Un’efficienza che si intende sotto ogni aspetto: meccanico, elettrico e relativo alle gomme. Gli pneumatici rigenerati permettono costi vantaggiosi, poiché devono essere sostituiti abbastanza spesso. Tutto ciò senza rinunciare alla sicurezza di guida.

Ovviamente rimane un dato incontestabile il fatto che uno pneumatico rigenerato deve essere in perfetta integrità, un battistrada incollato male non è sicuramente garanzia di una gomma di qualità. Ma l’integrità di una gomma rigenerata è palesemente paragonabile a quella di una gomma nuova, sicuramente un difetto di fabbrica nella produzione di gomme nuove non sarà certo indice di sicurezza su strada.

Il consiglio migliore che si può dare è quello di informarsi e controllare bene quello che si acquista e si monta sul proprio veicolo, a prescindere che si tratti di nuovo o ricostruito, tenendo presente ciò che fa al caso nostro.

 

Ultima modifica: 23 Maggio 2017