Patente extracomunitaria conversione: come fare

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Una delle questioni che si pone più spesso per gli stranieri che si trovano su territorio europeo è la possibilità di guidare con la propria patente.

Mentre, infatti, all’interno dell’Unione le patenti di guida sono automaticamente riconosciute da un paese all’altro, quando parliamo di documenti extra UE le cose si complicano.

Come funziona in Italia?

Un cittadino straniero, in possesso di patente di guida ottenuta in uno stato terzo rispetto all’Unione Europea, può guidare con quella sul territorio italiano, ma ad alcune condizioni. Queste sono: essere in possesso di una traduzione giurata della propria patente oppure di un permesso internazionale di guida. In caso contrario, il Codice della Strada punisce la persona con una multa che va dai 400 fino ai 1.600 euro.

In caso di acquisizione della residenza in Italia, i titolari di patente estera possono considerarla valida fino a un anno dopo. Dopo un anno di iscrizione anagrafica al Comune di residenza, il cittadino può continuare a guidare nel paese solo se cambia la propria patente con una italiana. Se questa regola non venisse rispettata, ovvero se la persona fosse sorpresa a guidare con patente estera dopo un anno di residenza, verrebbero applicate le stese misure riservate a chi guida con patente italiana scaduta. Ciò significa che la persona incorrerà in una sanzione dai 168 ai 674 euro.

Vediamo in cosa consiste la procedura di conversione di una patente estera.

Se lo Stato di origine ha firmato degli accordi con il Governo italiano, è possibile chiedere la conversione della patente senza dover sostenere esami teorici o pratici. In materia di patente, lo Stato italiano ha, a oggi, siglato accordi internazionali con molti altri. In ogni caso, è sempre consigliato domandare i dettagli alla Motorizzazione del luogo di residenza, poiché gli accordi potrebbero cambiare o scadere con il tempo. In alcuni casi, inoltre, la conversione è consentita solo ad alcune particolari categorie di cittadini e ai loro familiari. La patente estera deve essere in corso di validità. Dopo la richiesta, la Motorizzazione effettua gli accertamenti e rilascia la patente italiana, ritirando quella straniera.

Se, al contrario, la patente straniera è stata rilasciata in un Paese che non prevede accordi con lo Stato italiano, la persona dovrà obbligatoriamente conseguire la patente di guida italiana al pari dei cittadini del nostro paese. Dopo aver effettuato e superato l’esame teorico e quello pratico di guida, lei o lui otterrà la patenta italiana e gli verrà ritirata quella estera, restituita al Consolato di appartenenza.

 

Ultima modifica: 12 Luglio 2017