A chi non capita quotidianamente di trovarsi in un luogo in prossimità delle strisce blu? In tal caso bisogna stare attenti a quanto si resta in sosta con la propria auto, perché si potrebbe incorrere in sanzione nel momento in cui non si paghi il biglietto che certifica il pagamento. Quest’ultimo è acquistabile tramite il parchimetro, un elaboratore elettronico che rilascia dei Tickets su richiesta: bigiando un pulsante che si trova su di esso, di solito di colore verde, si certifica l’operazione di rilascio del biglietto in base al denaro inserito nello stesso elaboratore.

Su di un display posizionato appositamente apparirà l’arco temporale per cui il biglietto copre la sosta del veicolo che guidiamo e che dipende dalla quantità di denaro inserito. Le monete che si possono immettere sono quelle da dieci, venti e cinquanta centesimi e da uno e due euro. Usualmente non è consentito l’utilizzo delle monetine di taglia più piccola da cinque centesimi. Di solito i parchimetri e le strisce blu sono situate in adiacenza ai centri storici e ai luoghi non periferici dei centri urbani. Dunque, è consigliabile visionare la presenza di questi preziosi strumenti elettronici una volta appurata l’esistenza delle strisce per il parcheggio a pagamento. Questi strumenti oggi si sono diffusi anche nei Comuni più piccoli e non solo nelle grandi città.

Gestione del parchimetro

La gestione dei parchimetri spesso è riservata ad alcune società che operano per conto dei Comuni e degli Enti pubblici che decidono di utilizzarli. A tali società è riservato il compito di manutenzione in caso di guasti dei sistemi elettronici, di assistenza permanente e di riscossione del ricavato. I soldi sono in parte destinati a ricoprire i costi di questi specifici professionisti e in parte vengono versati nelle casse degli Enti pubblici di cui sopra si è parlato. Questi ultimi hanno la possibilità di versare i fondi per la realizzazione di altre opere, come il rifacimento dei manti stradali.

Il sistema dei parchimetri è un format utilizzato oramai da anni e che ha soppiantato le figure dei vecchi parcheggiatori, che venivano pagati anche per fare da vigilanti alle vetture. L’innovazione tecnologica ha soppiantato l’uomo anche in questo caso. Molto spesso i cittadini si rivolgono negativamente all’utilizzo dei metodi a pagamento stradali, affermando che guidare una automobile o sostare in determinate zone non è un privilegio ma comporta il solo utilizzo del suolo pubblico e quindi deve essere gratuito.

Ultima modifica: 3 Dicembre 2018