Omicidio stradale: cosa prevede la legge

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La nuova legge, firmata alla presenza dei famigliari delle vittime della strada, punisce con pene molto severe chi provoca un incidente stradale

Da tempo si pensava ad un provvedimento che da una parte inasprisse le pene per chi è responsabile di gravi incidenti stradali, e dall’altra servisse come invito ad una maggiore prudenza quando ci si mette alla guida.

Il risultato è una legge che introduce il reato di omicidio stradale e quello di lesioni personali stradali.

Le pene

La principale novità contenuta nella legge è l’inasprimento delle sanzioni per chi provoca un incidente stradale.

Chi si mette al volante ubriaco o sotto l’effetto di stupefacenti e causa la morte di qualcuno rischia infatti la reclusione da 5 a 12 anni.

Se invece l’investitore è sobrio e lucido, ma si dimostri che viaggiava ad una velocità almeno doppia rispetto al limite, rischia dai 4 agli 8 anni di carcere.

In caso di omicidio stradale multiplo, invece, la pena può essere triplicata, ma comunque non superiore ai 18 anni di reclusione.

È previsto il carcere anche per chi procura lesioni permanenti. In questo caso, le pene variano dai 6 mesi ai 2 anni ma possono arrivare a 5 anni se il guidatore era ubriaco o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Nel caso però il tasso alcolico sia contenuto entro il limite di 0,8 g/l si può essere puniti con la reclusione da 18 mesi a 3 anni per le lesioni gravi e da 2 a 4 anni in caso di lesioni gravissime.

E’ inoltre previsto un aggravio di pena per quei pirati della strada che non si fermano a prestare soccorso alle proprie vittime.

Questa legge, che inasprisce le pene per chi uccide o ferisce al volante della propria auto, soprattutto se sotto l’effetto di droga o alcol, è nata con la speranza di diminuire gli incidenti stradali e di dare finalmente giustizia ai famigliari delle povere vittime.

Ultima modifica: 30 Marzo 2017