Se in politica due più due non fa sempre quattro, nel mondo dei motori la regola matematica sembrava invece rispettata. Fino a quando non è comparso quello “sgorbio” inguardabile, odiatissimo dai puristi che mai si sogneranno di montarci su, ma molto comodo e sicuro. Il motociclo a tre ruote sta scalando posizioni nelle classifiche di gradimento e di vendita, in barba a ogni discussione tra addetti ai lavori.
Lo si vede sempre più spesso in televisione, soprattutto come mezzo di servizio in occasione di competizioni sportive ciclistiche. Ma è ormai diventata un’opzione commerciale con pari dignità rispetto ai modelli tradizionali, uscendo dalla nicchia del prototipo curioso. Vediamo quando conviene acquistare un motociclo a tre ruote.
Dai primordi al successo commerciale
I primissimi esemplari di motociclo a tre ruote risalgono a un secolo fa. Si trattava però di sperimentazioni per esperti, più vicine alla ricerca scientifico-tecnologica che commerciale. Si è dovuti arrivare agli ultimissimi anni del secondo millennio per vedere gli scooter su tre ruote conquistare fette consistenti di mercato.
Un posto importante nel segmento è stato appannaggio della italiana Piaggio che ha lanciato un prodotto rivoluzionario per la sua insospettabile comodità: MP3 la denominazione del particolare veicolo capace di vincere scetticismi e ironie a colpi di vendite. Difficile del resto dare torto ai primi che si sono ritrovati davanti una sorta di carrozzino, più simile a un risciò o a un sidecar ribaltato che a una moto. Due ruote anteriori anziché una ma molto ravvicinate: un concetto rivoluzionario. Evidente il suo primo pregio: garantire stabilità in fase di guida su ogni terreno e in qualsiasi condizione di asfalto e meteo.
Ecco dunque che tra le categorie cui suggerirne l’acquisto c’è quella dei motociclisti più agèe, che vogliono muoversi in tutta sicurezza in ogni condizione. Il sistema di sospensioni anteriori basculanti garantisce una sicurezza costante. Si perde certo l’ebbrezza della piega ma è ben ripagata dalla serenità. Si riduce inoltre la probabilità di bloccaggio o slittamento contemporaneo delle ruote.
Sull’altro piatto della bilancia bisogna mettere la minore maneggevolezza e una certa “ingessatura” del mezzo che la moto tradizionale non ha. Ma come dire: non si può avere tutto dalle innovazioni… La diversa meccanica tende anche a bilanciare meglio i pesi e far sì che la frenata sia più efficace, altro pregio ascrivibile alla voce sicurezza. Può essere dunque consigliabile anche ai giovanissimi che possono fare esperienza di guida senza correre rischi. Un bel grattacapo in meno per i genitori, specie i più apprensivi, ai quali senza dubbio converrà acquistarlo.
Ultima modifica: 18 Maggio 2021