Per tutti gli appassionati di motomondiale: molti, nonostante la passione per la Moto GP, sicuramente non conoscono alcune curiosità che gravitano attorno al mondo delle due ruote. Molte indiscrezioni passano inosservate, perché alla fin fine, ciò che importa a ogni appassionato di moto, è il nome di chi vince un Gran Premio o un titolo mondiale. Ci sono però delle “chicche” che è indispensabile conoscere, ecco di seguito tre curiosità sul Moto GP che non sono molto note.
La denominazione Moto GP compie 20 anni
La denominazione Moto GP, che identifica appunto la categoria massima del motociclismo agonistico, non è storicamente molto antica, come qualcuno invece potrebbe pensare. Ebbene si, perché è stata introdotta solo a partire dal 2002. Prima di allora, questa categoria motoristica si chiamava semplicemente 500 cc. Perfino la classe 250 cc ha subìto un cambiamento di denominazione perché nel 2010 è stata rinominata nel suo caso Moto2, e la classe 125 cc è diventata, sempre nel 2010, Moto3. Era necessario un cambiamento nelle varie classi di moto, arrivate a 900 cc.
Il materiale della tuta dei piloti
Non tutti sanno che le tute indossate dai piloti sono di pelle di canguro, un materiale che non ha eguali in termini di flessibilità, resistenza e leggerezza studiato per dare sicurezza e comfort ai piloti, soprattutto in caso di cadute dalla moto dovute alla velocità e alle curve in strada. Oltre al casco, per i piloti è quindi importantissimo indossare una tuta fatta in pelle di canguro.
Niente alcool in Medioriente e record di velocità
Forse non tutti sanno che lo champagne, bevanda del vincitore di un circuito di Moto GP, non è presente in quei paesi musulmani dove si corre una gara. La religione islamica, infatti, proibisce il consumo di alcolici, e dunque anche dello champagne, uno dei tanti simboli legati al motociclismo. Al suo posto viene distribuita e consumata una bevanda chiamata Waard.
Per quanto riguarda il record di velocità su pista, c’è da sapere che tre anni fa, questo primato era di Iannone, poi nel 2021 è passato di mano in mano, da Zarco fino a Binder. Si tratta dei record di velocità massima toccata nella Moto GP, che ha visto il sudafricano oltrepassare il muro dei 360 km/h – per l’esattezza 362,4 km/h – superando Zarco “fermo” a 360 km/h nelle FP4 del GP Qatar 2021. Quanto Iannone toccò i 356 km/h si pensava fosse il massimo.
Ultima modifica: 5 Maggio 2022