E’ giunta ormai alla trentasettesima edizione e la Mille Miglia è ormai pronta a ripartire per la rievocazione della storica corsa che si snoda tra Brescia e Roma. Dal 15 al 18 maggio le quattro tappe che coinvolgeranno 430 auto storiche.
Un po’ meno delle edizioni precedenti, quando a sfilare erano in 450. Ragioni di sicurezza contro quelle del cuore.
Mille miglia, 37 edizioni della storica corsa d’auto d’epoca
L’organizzazione, da sette edizioni affidata alla società partecipata dell’Automobile Club di Brescia, la 1000 Miglia Srl, ha preferito ridurre il numero dei partecipanti all’edizione 2019, per garantire migliori standard di sicurezza durante le quattro tappe. Si parte dunque da Brescia, per arrivare a Cervia – Milano Marittima.
Da lì rotta su Roma, per poi invertire la marcia e dirigersi verso Bologna e infine rientro a Brescia. E’ un appuntamento con la storia, con il costume, con il design, che attraversa non solo una parte dell’Italia ma entra nei cuori degli appassionati di auto e non solo.
E non c’è soltanto il fascino discreto delle auto d’epoca. La Mille Miglia edizione 2019 presenta tanti eventi collaterali, che strizzano l’occhio al futuro senza pudore. A Modena infatti la storica corsa si intreccerà con il Ferrari Tribute to 1000 Miglia e il Mercedes Benz 1000 Challenge.
Occasioni per mettere in mostra assieme al passato glorioso, anche il futuro dell’automotive, con tante innovazioni tecnologiche e le novità che l’elettrico porterà nelle nostre abitudini di guida. Ma la Mille Miglia è soprattutto un appuntamento con l’arte e la bellezza dei luoghi che attraversa.
I borghi dell’Italia centro settentrionale diventano la scenografia ideale al passaggio della storica corsa automobilistica, che non è solo passerella.
Mille miglia, le regole di una corsa vera
Molti equipaggi si preparano per tutto l’anno all’appuntamento agonistico. Una corsa vera, che prevede strategia, colpi di genio, audacia e inventiva per scalare le classifiche.
Sono previsti 16 controlli orari, 112 prove cronometro e 7 a media imposta. In sole quattro tappe ci saranno anche 28 controlli a timbro, che serviranno a certificare il passaggio delle vetture in gare in alcune località prefissate, senza effettuare quindi tagli del percorso.
I Controlli a Timbro sono anche dettati dalla necessità di segnalare il passaggio della corsa in borghi di regio storico e architettonico. La corsa ha infatti anche lo scopo di valorizzare alcune località italiane, che siano centri storici, zone rurali o anche paesaggi di montagna.
Nei 1801 chilometri di corsa si toccano luoghi forse sconosciuti ai più, ma non meno interessanti da visitare. L’interazione e l’integrazione prefette tra auto e percorso rende così la Mille Miglia una sorta di museo viaggiante, che attira migliaia e migliaia di appassionati e curiosi.
Si pensi che quest’anno le richieste di iscrizioni dei team sono state oltre 700. Un gran lavoro di scrematura è stato fatto dalla commissione incaricata delle selezioni per arrivare a stilare l’elenco dei 430 partecipanti all’edizione 2019.
Per la sesta volta consecutiva nella storia della Mille Miglia, 5 equipaggi provengono dalle forze armate e i veicoli storici saranno guidati da militari. Gli altri 425 equipaggi provengono da 33 Paesi diversi, oltre l’Italia, che resta la nazione con più partecipanti.
Sono infatti 303 i componenti degli equipaggi italiani in gara. 133 sono i partecipanti olandesi e 52 vengono dal Belgio. Dalla Germania arrivano 86 concorrenti e 74 sono britannici. Chiudono i Lussemburghesi, che sono 12.
Molti equipaggi sono composti da nazionalità diverse. Tra le case automobilistiche domina Alfa Romeo, che sarà presente con 44 automobili storiche alla Mille Miglia 2019.
Mille Miglia, Alfa Romeo domina già la corsa
La seconda casa ben rappresentata è l’inglese Jaguar, con 35 vetture, due in più di Fiat, mentre Mercedes e Lancia sono in pari con 29 vetture.
Per evitare che eventuali defezioni dell’ultimo momento possano modificare i numeri della gara, sono pronti alla partenza anche 108 equipaggi, che saranno comunque presenti a Brescia.
La partenza è per le 14,30 da Viale Venezia, dove la Fanfara dei Bersaglieri suonerà l’Inno di Mameli per aprire ufficialmente l’edizione 2019 della Mille Miglia e dare il via alla prima tappa. Il tragitto prevede il passaggio per Desenzano del Garda e Sirmione, per il Parco Giardino Sigurtà, per Mantova, Ferrara e Comacchio, fino a Ravenna per terminare a Cervia-Milano Marittima.
La Mille Miglia riparte poi il 16 maggio alle 6,15 verso il traguardo di Roma. Si corre attraversando Cesenatico, Gambettola, Urbino, Corinaldo, Senigallia e Fabriano. Una sosta nella città marchigiana per un pranzo speciale in un luogo molto suggestivo, come il quattrocentesco Loggiato di San Francesco.
Si riparte attraversando l’Umbria con puntate ad Assisi, Perugia e Terni, per arrivare nel Lazio, attraverso Rieti e concludere la giornata a Roma, con la suggestiva passerella al tramonto lungo via Vittorio Veneto.
Ci sarà anche spazio per un tour turistico nella capitale. La terza tappa segna la risalita verso Bologna, con partenza all’alba. La carovana storica passerà per Ronciglione e il Lago di Vico, Viterbo, Radicofani, la Val d’Orcia prima della sosta a Siena, dove le vetture riposeranno nella storica e suggestiva Piazza del Campo.
Il pranzo dei concorrenti si terrà nel trecentesco Palazzo Pubblico, oggi sede dell’amministrazione comunale, oltre che del Museo Civico.
Mille Miglia e l’omaggio al genio di Leonardo da Vinci
La novità di quest’anno è un omaggio al genio di Leonardo di cui ricorre il cinquecentesimo anniversario della nascita. Il passaggio per Vinci è obbligato, prima di attraversare Montecatini, Pistoia e il centro storico di Firenze per poi arrivare a Bologna.
Cena di gala dell’ultima notte della Mille Miglia numero 37 a Palazzo Re Enzo. Tutti di nuovo in auto sabato mattina alle 7 per l’ultima e più breve tappa, per il traguardo di Brescia.
La corsa attraverserà Modena, Reggio Emilia e Parma, capitale italiana della Cultura 2020. Per l’occasione il pranzo di gala si terrà nel Palazzo Ducale. E finalmente l’ultimo tragitto verso il traguardo, non prima di aver affrontato le prove cronometrate sulle piste di Ghedi, dove c’è l’aeroporto militare.
L’arrivo è in Viale Venezia a Brescia, dove gli equipaggi giungeranno dopo una sfilata trionfale lungo le strade del centro storico di Brescia.
Ultima modifica: 15 Maggio 2019