Il motociclismo italiano si è da subito dimostrato uno sport con una grande capacità attrattiva, in particolare per i giovani centauri. E come darli torto? In fin dei conti, il Mondiale di Moto GP è sempre stato fonte di forti emozioni con colpi di scena dell’ultima curva. Senza dimenticare le molte rivalità nate in pista tra i migliori piloti moto GP. Rivalità che in molte occasioni hanno fatto la storia di questo spot, regalandoci sfide epiche nei diversi circuiti internazionali.
Ogni tifoso che si rispetti ha la propria Hall of fame con i suoi idoli, quindi è sempre difficile riuscire a stilare una classifica dei migliori piloti GP. E senza dubbio i molti i campioni che dal 1949 (Anno d’inizio del Moto mondiale) hanno compiuto imprese epiche alla guida dei loro bolidi a due ruote, conquistando i tifosi di ogni epoca sono tanti. Di seguito potrete leggere una classifica dei migliori piloti italiani che si sono distinti maggiormente nei Moto GP presenti e passati.
Di seguito potrete leggere una classifica dei migliori piloti Moto GP italiani.
Classifica dei migliori piloti moto GP italiani
Valentino Rossi – Il Dottore
Non si poteva non iniziare la classifica dei migliori piloti moto GP mettendo il Dottore al primo posto. Valentino Rossi (Classe 1979) è tra i piloti moto GP con più titoli mondiali conquistati. In totale sono 9 titoli Mondiali: Moto Gp (6) 2002-2003-2004-2005-2008-2009 e poi altri 3 titoli nelle Classi 125 (1997); 250 (1999) e 500 (2001). L’unico pilota a essersi aggiudicato 4 titoli mondiali GP conseguitivi per quattro anni di seguito e allo stesso tempo ad aver vinto i titoli mondiali per ogni Classe esistente. Ancora in attività, nonostante l’età non proprio giovane, Valentino Rossi continua però a dare del filo da torcere ai suoi colleghi più giovani. Il suo esordio al Moto Mondiale Classe 125 è del 1996, dove si piazzò al nono posto. L’anno successivo riuscirà a conquistare il suo primo titolo mondiale in sella a una Aprilia. Da quel momento la sua carriera è decollata con vittorie e cadute. Memorabili le rivalità con alcuni suoi colleghi come Max Biaggi, Casey Stoner e Marc Marquez.
Giacomo Agostini – Il Cannibale
Lo si può definire il campione più titolato di Motomondiale. Giacomo Agostini (Classe 1942) si dedicò molto presto alla carriera motociclistica. A neppure 11 anni già prendeva parte a piccole gare locali. Si farà notare sette anni più tardi in sella a una Morini 175. E sarà la stessa Morini a ingaggiarlo come pilota, facendolo entrare nel motociclismo professionistico. Il suo esordio è del 1963 ma sarà sfortunato, infatti, la sua moto lo abbandonerà dopo qualche giro di pista ma l’animo da campione si intravide benissimo. Nel 1965 il primo cambio di scuderia che lo porterà alla MV Augusta trovando come compagno di scuderia il campione britannico Mike Hailwood.
Agostini non avrà rivali nel campionato italiano mentre farà più fatica a emergere nel Motomondiale, nonostante la sua bravura. Anche il Cannibale avrà il suo diretto avversario in pista nella figura del suo ex compagno Hailwood, passato alla Honda a metà degli Anni ’60. Molte le vittorie tra il 1966 e il 1975 con 7 titoli nella Classe 350 e 8 in quella da 500. Nel 1974 passa alla Yamaha conquistando diversi titoli tra cui il Mondiale 350. Terminerà la sua carriera nel 1977 con il Team Mv Augusta con cui aveva iniziato la sua avventura in moto.
Umberto Massetti – Il Divo
Una vecchia gloria che ha fatto la storia del motociclismo italiano. Il pilota Umberto Massetti (Classe 1926) scomparso nel 2006 all’età di 80 anni fu il primo motociclista italiano a trionfare nella Classe 500 vincendo poi un secondo titolo nella stessa categoria. Esordì a Reggio Emilia nel 1947 come dilettante per poi debuttare tra i piloti moto GP professionisti in tutte le categorie nel 1949: Classe 125 con Moto Morini; Classe 250 con la Benelli e nella Classe 500 con la Gilera. Anche se la sua Classe sarà la 500. L’anno della sua consacrazione motociclistica è datata 1950, quando grazie alle vittorie nei Gran Premi di Olanda e Paesi Bassi si laureò campione Moto GP Classe 500 con 28 punti in classifica generale e distanziando di un solo punto il suo diretto avversario, il campione britannico Geoff Duke. Il primo italiano a trionfare in quella categoria. Impresa che ripeté due anni dopo con le stesse modalità. Mossetti lascia la professione di pilota nel 1958 ma nel periodo in cui visse in Cile, prese parte al Gran Premio d’Argentina (1962-1963) per poi fare ritorno negli Anni ’70 in Italia.
Massimiliano Biaggi – Max
Romano, classe 1971, Massimiliano ‘Max’ Biaggi detiene il primato di titoli conquistati nella categoria 250. Primato che condivide con il pilota britannico Phil Read. Biaggi, durante la sua carriera ha vinto diversi titoli, in particolare nella categoria 250. Laureandosi campione per 4 volte di seguito (Dal 1994 al 1997) e due titoli al Mondiale SuperBike. Gli scontri in pista e fuori con il suo rivale di sempre Valentino Rossi sono entrati di diritto nella storia delle competizioni motociclistiche. Max Biaggi si ritirerà due volte. La prima volta nel 2012 per poi tornare in sella nel 2015. Il ritiro definitivo nel 2017, dopo il terribile incidente capitato durante un allenamento presso il circuito di Latina.
Loris Capirossi – Capirex
Un altro pilota che ha contribuito a fare grande questo sport è sicuramente Capirossi. L’ex campione 46enne detiene il record di più giovane pilota a essersi laureato Campione nella storia del Motomondiale. Vincitore nella 125 (1990-1991) poi nella 250 nel 1998. La sua ultima gara nel novembre 2011 al GP della Comunità Valenciana. In questo periodo è rappresentante della Dorna Sport (Azienda spagnola) presso la Direzione Gara della Moto GP.
Marco Simoncelli – Sic
Una vita spezzata troppo presto quella di Marco Simoncelli. Il giovane campione è deceduto in un terribile incidente mentre stava disputando il Gran Premio della Malesia nel 2011 a soli 24 anni. Una morte che ha sconvolto tutti quanti. Nel 2014 è stato inserito nella Hall of Fame del motociclismo internazionale mentre nel 2016 è stato deciso il ritiro del suo numero di gara, il 58
Ultima modifica: 12 Luglio 2019