Max Biaggi, vita e rivalità con l’avversario Valentino Rossi

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Non servono troppi preamboli per ricordare chi sia Max Biaggi. L’ex pilota di motociclismo, è, infatti, ben noto non solo per i suoi successi sportivi, ma è spesso stato nominato anche dai rotocalchi rosa in qualità di personaggio pubblico. Restando nel mondo dello sport, altra faccenda che da sempre si lega al nome del pilota, è la rivalità con Valentino Rossi e gli episodi che nel corso degli anni hanno caratterizzato la vicenda. Vediamo quindi Max Biaggi, vita e rivalità.

Max Biaggi, nato a Roma il 26 giugno del 1971, si avvicina al mondo del motociclismo in età avanzata rispetto ai colleghi, che per la maggior parte dei casi si sono ritrovati in sella ad una moto sin da bambini. Nonostante abbia iniziato all’età di diciotto anni, dopo aver ricevuto in regalo una minimoto, detiene il primato assoluto di titoli conquistati nella classe 250, un record che condivide con il britannico Phil Read, categoria nella quale è stato il primo italiano a trionfare. Tra il ’94 e il ’97 è stato infatti quattro volte campione nella classe appena citata e, in seguito, è stato per due volte campione mondiale nella Superbike. Come già accennato, durante la seconda parte della sua carriera, Biaggi è stato reso famoso anche dall’accesa rivalità nata con Valentino Rossi, l’altro principale pilota italiano del periodo.

Rivalità con Valentino Rossi

La carriera di Biaggi inizia in età avanzata rispetto ai tanti bambini prodigio che caratterizzano l’ambiente del motociclismo, ma, nonostante questo, parte nel migliore dei modi possibili. Ben presto però, Biaggi dovrà scontrarsi con l’altro principale pilota dell’epoca: Valentino Rossi. Lo scontro tra i due non si svolge solamente sulla pista ma anche fuori dai circuiti asfaltati, tanto che, il loro rapporto, dentro e fuori la pista, è stato per anni al centro dell’attenzione degli appassionati e della stampa specializzata internazionale, che ha soprannominato la diatriba sportiva con il nome di “Spaghetti Duel”, fattore che ha contribuito non poco a tener viva la popolarità di questa disciplina sportiva.

Nei primi tempi, la rivalità tra il Corsaro e il Dottore è stata caratterizzata da forti scontri, sia verbali sia durante lo svolgimento delle gare, con tanto di comportamenti anche piuttosto duri da parte dei due piloti. Negli ultimi anni della loro coesistenza in pista, invece, i contrasti hanno finito per affievolirsi sempre di più, e, dopo il ritiro agonistico di Biaggi, entrambi si sono lasciati alle spalle gli attriti del passato.

L’inizio della diatriba pare risalire alla famosa gara della classe 125 disputata sul circuito del Mugello nel 1997. Valentino Rossi vince la gara e per festeggiare mette i scena un’esibizione goliardica per i suoi tifosi, effettuando il giro d’onore della pista con una bambola gonfiabile che ha le sembianze di Claudia Schiffer. Fino a qui non ci sarebbe nulla di strano, se non che, proprio in quel periodo Biaggi spopolava sui rotocalchi per una relazione con Naomi Campbell così che la scenetta di Rossi è stata percepita dalla stampa come un’allusione alla vita del collega pilota. Come se non bastasse, in alcune delle prime interviste in cui Rossi, che domina la 125cc, viene paragonato dalla stampa sportiva a Biaggi che spopola nella 250cc, arriva la risposta di Valentino: “Io il Biaggi della 125? Casomai lui è il Rossi della 250”.

Nel 2001, proprio quando il Dottore inizia a raccogliere le prime importanti vittorie con il team Honda, il Corsaro è reduce da alcune stagioni non troppo brillanti rispetto a quanto aveva abituato i tifosi. L’8 aprile, durante la prima gara del GP del Giappone, i due piloti mettono in scena uno scontro su pista tra i più famosi. Dopo qualche tentativo di sorpasso, Rossi va di nuovo all’attacco ai danni di Biaggi che lo ferma con un gesto ai limiti del regolamento. Alzando il gomito causa un pericoloso fuoripista per Rossi, che, rientrando indenne, restituirà il favore nel giro successivo con un sorpasso a sua volta alquanto azzardato. Il tutto, fortunatamente, si conclude senza incidenti, ma con un sorpasso a buon fine e un dito medio ai danni di Biaggi. L’episodio è stato anche esaminato della Federazione Motociclistica Internazionale, che concluse classificando l’accaduto come privo di scorrettezze.

Tutto sembrava essersi calmato, fino al giorno della premiazione del GP di Barcellona, che vede sul podio tre italiani: Max Biaggi, Valentino Rossi e Loris Capirossi. I motivi che hanno scatenato il dissidio nel momento in cui i piloti salivano sul podio sopraelevato sono alquanto discutibili e irrilevanti, ma sufficiente a quanto pare per causare una rissa tra i due piloti rivali, che vengono poi separati dai dirigenti di gara prima di arrivare allo scontro fisico. In questa occasione, Francesco Zerbi, presidente della federazione internazionale, in seguito a questi gesti antisportivi, si rifiutò di consegnare i premi vinti. La rivalità tra i due in pista e fuori continua tra mosse azzardate e risposte di fuoco che si scambiano attraverso la stampa.

Altri episodi e curiosità

Oltre all’episodio avvenuto alla fine della gara al Mugello nel ’97, ce n’è anche un altro che viene considerato come la scintilla che scatenato l’esplosione tra i due piloti. Alla vigilia della stagione del 1998, il pilota romano avrebbe detto a Rossi “prima di parlare con me sciacquati la bocca”. Qualunque sia il momento che abbia innescato l’inizio vero e proprio della rivalità tra i due, è certo che ogni scontro ha alimentato sia la competizione in pista e fuori, sia la popolarità dei piloti e dello sport che rappresentano. Dal 2001 in poi, pur continuando a esistere, i dissidi si affievoliscono tramutandosi in una sorta di pace armata. Di recente Biaggi, ricordando gli anni dei duelli con il Rossi, ha dichiarato di non avere rimpianti e di essere coerente, aggiungendo che rifarebbe tutto nello stesso modo, ma comportandosi diversamente. Per questo parliamo di due aspetti della storia di Max Biaggi, vita e rivalità.

I due piloti, l’introverso romano e l’esuberante pesarese, si sono ritrovati ad essere le due facce di una stessa medaglia, non si sopportavano e non ne hanno mai fatto mistero, ma ciò non ha mai impedito ai due di riconoscere, in privato, la rispettiva bravura dell’altro .

Ultima modifica: 9 Settembre 2019