Kit pronto soccorso moto: tutto quello che devi sapere

Come per le autovetture, anche per le moto dovrebbe essere sempre presente un kit di pronto soccorso. Molto spesso avvengono incidenti o cadute inaspettate e non sempre si riesce a far intervenire prontamente i soccorsi ospedalieri stradali. In questi casi, un kit di soccorso potrebbe essere di grande aiuto. Tuttavia, in Italia, non c’è alcun obbligo che implichi al proprietario di doverlo portare con sé e chi ne vuole essere provvisto, deve occuparsene autonomamente. Avere un kit di pronto soccorso a portata di mano può essere un vero e proprio salvavita e sarebbe un vantaggio per tutti se la società considerasse l’argomento con maggior serietà, decidendo di redigere una normativa di legge obbligatoria per tutti in proposito. A differenza del nostro paese, in molti altri esiste una normativa del genere.

In commercio si possono trovare i più disparati modelli di kit da pronto soccorso, ma il più adatto e completo è quello “ad omologazione Din 13167”. La siglia “DIN” indica proprio il “Deutsches Institut Fur Normung”, nome dell’istituto che si occupa della definizione di quanto è standard. Il “Din 13167” è specifico per la sicurezza dei motociclisti, mentre quello “13164” è volto alla sicurezza degli automobilisti. Ciò che è fondamentale sapere è che avere un kit di pronto soccorso dotato di questa omologazione garantisce al proprietario la possibilità di viaggiare, senza alcun impedimento o possibilità di incorrere ad una multa, nei Paesi in cui è in vigore la normativa di legge in merito.

Il contenuto del kit, per essere idoneo, deve rispettare delle caratteristiche definite dalla normativa di legge “13167”, altrimenti non può essere omologato. Deve, quindi, contenere delle fasciature adesive, bende, teli e garze assolutamente sterili; reti elastiche, cerotti di diverse dimensioni, un paio forbici taglia bendaggi, una coperta isotermica e dei guanti in vinile usa e getta. Fondamentale e assolutamente indispensabile è, inoltre, la presenza di un disinfettante sotto forma di salviettine, anch’esse di tipo usa e getta. Avere un laccio emostatico e una protezione per la respirazione artificiale può risultare molto utile nei casi più gravi. Questo strumento, infatti, serve proprio ad evitare che il soggetto prestante soccorso non entri a diretto contatto con il soggetto ferito. Per finire, è richiesta anche la presenza di un manuale di primo soccorso, ancora meglio se tradotto in più lingue straniere. Un kit del genere non supera i 20€ e su Amazon o altri siti è possibile trovarne già di molto completi.

Ultima modifica: 17 Agosto 2018