Interfono moto che cos’è e come funziona

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Il bluetooth ha completamente rivoluzionato, e reso molto più sicuro, il modo di comunicare con il telefono quando si guida. Ormai non ci sono più scuse per chi guida con il telefonino alla guida: auricolari, bluetooth, la predisposizione di tutte le nuove auto al collegamento senza fili con il telefono rendono tutto molto più sicuro. Ma ora anche i motociclisti possono contare sul bluetooth per ricevere telefonate, chiamare e per chiacchierare con il proprio passeggero, tutto grazie al cosiddetto interfono.

Parlare in moto con l’interfono

Esso è anche chiamato nel gergo dei motociclisti “talkbox” o “talkback”. All’estero si chiama “tally” che è il termine confidenziale con cui si definisce un qualsiasi interfono che collega colleghi o amici.

L’interfono consente di restare in contatto attraverso una connessione elettronica con il proprio passeggero: fino a qualche anno fa i due caschi, equipaggiati con microfono e auricolari, erano collegati via cavo ma adesso con lo sviluppo della tecnologia bluetooth la connessione diventa ancora più semplice e più affidabile.

In commercio sono esistenti numerosi sistemi intercom che possono essere facilmente installati all’interno del casco e collegati tra loro ma la stragrande maggioranza dei caschi di nuova generazione prevede apparati bluetooth affidabili.

Come settare un interfono tra caschi o con il telefono

Il bluetooth è un sistema estremamente intelligente e molto semplice: una volta attivato cerca qualsiasi altro strumento con il quale collegarsi: creato il link il gioco è faccio. Di solito chi viaggia con un passeggero mantiene il collegamento sempre attivo in modo che il dialogo possa essere costante, continuo e del tutto naturale: il caso isola dai rumori esterni e sia il microfono che gli auricolari sono protetti per garantire la massima qualità d’audio.

Il volume non è mai eccessivo e consente sempre di poter sentire segnalazioni sonore, sirene o qualsiasi cosa sia necessario ascoltare quando si è alla guida per motivi di sicurezza. Supponiamo di avere con noi un telefono: anche questo è uno strumento che si può connettere al bluetooth.

E supponiamo di ricevere una chiamata: il trillo risuonerà negli auricolari e con un semplice tocco del tasto esterno del connettore, che sia integrato al casco o installato su un kit, sarà possibile rispondere alla chiamata. Un sistema non molto diverso da quello che viene offerto dalle auto ma che oggi consente di viaggiare in moto più comodamente e senza essere isolato dal mondo.

Il costo di un buon casco equipaggiato per connessione bluetooth è di poco superiore ai 100 euro. I kit sono un po’ più costosi perché danno la possibilità a gruppi di motociclisti di restare collegati l’un l’altro: alcuni di questi sistemi possono connettere fino a otto persone per una distanza anche di 800 metri. Uno strumento utile per segnalarsi ostacoli, problemi o la necessità di una sosta. In caso di viaggi lunghi in comitiva un optional quasi indispensabile.

Ultima modifica: 7 Maggio 2019