Incidente stradale tra autobus e auto: cosa fare

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Soprattutto in città, dove il traffico è spesso intenso, può capitare di avere un incidente con un autobus. Per fortuna è una circostanza rara, anche perché l’auto (data la sproporzione di dimensioni) potrebbe subire i danni più gravi.

Qualora però dovesse succedere, le procedure di constatazione del danno sono diverse rispetto a quelle da seguire in caso di sinistro tra due autovetture.

Che cosa fare

 

Innanzitutto, in caso vi siano feriti, è opportuno chiamare il numero di emergenza e richiedere l’invio di una o più ambulanze. In questo caso, usciranno anche le forze dell’ordine.

È opportuno ricordare che gli autobus non sono mezzi privati, bensì aziendali. Pertanto, solitamente, i vari regolamenti interni alle aziende di trasporto prevedono che, in caso di sinistro, il conducente inviti l’automobilista coinvolto a recarsi presso gli uffici della società per compilare il modulo di constatazione amichevole. L’autista, infatti, non è autorizzato alla compilazione della pratica, proprio perché il mezzo non è di sua proprietà.

Il conducente è comunque tenuto a rilasciare i dati relativi all’autobus, la data, l’ora e il luogo in cui è avvenuto l’incidente e a fornire la targa del mezzo e/o la matricola aziendale oltre che la linea che stava effettuando.

L’assicurazione

 

L’azienda di trasporti, in quanto detentrice dei veicoli, è obbligata a sottoscrivere un’assicurazione di responsabilità civile che copra i danni materiali a cose e a persone provocati dall’utilizzo dei mezzi in questione, indipendentemente da chi era alla guida al momento dell’incidente.

I soggetti terzi danneggiati possono vantare quindi un diritto di risarcimento nei confronti della società.

Di solito, oltre all’assicurazione obbligatoria, è buona norma stipulare coperture aggiuntive, come ad esempio furto, incendio e atti vandalici o anche danni subiti in seguito a collisioni o ribaltamenti.

In ogni caso, in seguito a un sinistro e dopo la constatazione amichevole, la pratica relativa all’incidente passa in mano alle assicurazioni, quindi l’automobilista può stare relativamente tranquillo.

I tempi di attesa per l’uscita del perito incaricato di constatare i danni possono essere un po’ più lunghi del normale; in ogni caso è buona prassi, se possibile, scattare fotografie relative ai danni subiti nell’impatto e cercare dei testimoni (magari anche tra i passeggeri dell’autobus).

In alcuni casi, la pratica può passare in mano agli avvocati, anche perché alcune società di trasporto, in circostanze particolari, possono rivalersi sul conducente per il rimborso dei danni provocati.

La discrezionalità dei tribunali in materia è ampia e l’assenza di uniformità nelle sentenze ne determina l’esito imprevedibile.

 

Ultima modifica: 31 Marzo 2017