Gumball 2019: biglietti e informazioni utili

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Non è una gara. E forse non esiste una definizione unica e sintetica per la Gumball 2019.

E’ sicuramente un Rally, ma non essendo una gara ufficiale non è ancorata a regolamenti e limitazioni nella velocità, nella scelta dell’auto, nell’assetto, nell’estetica.

E allora come descrivere questo evento che ormai compie 20 anni e che scatena la curiosità di tanti?

E’ appunto un evento: la corsa, le auto, le supercar, le celebrità, la musica, le feste, il lusso, le mete esclusive e i soldi, tanti soldi.

Gumball 2019, roba da vip in giro per l’Europa e il mondo

Non si può immaginare di partecipare a un’edizione di Gumball 3000 con un budget da autostoppista. E’ un “circo” esclusivo. Basti pensare che l’ingresso può costare dai 50 mila ai 120 mila dollari.

Il costo dell’edizione 2019 non è stato ancora fissato, ma attraverso il sito ufficiale è già possibile iscriversi al 21esimo Gumball che partirà il 7 giugno prossimo dall’isola greca di Mykonos e approderà il 15 giugno a Ibiza.

Dura infatti una settimana e in quei sette giorni si toccheranno Atene, Salonicco, Porto Montenegro, Venezia, Venezia, Monaco e Barcellona. L’Europa attraversata da est a ovest a bordo di bolidi tra i più conosciuti e i più strani.

Tremila miglia che si snodano anche tra strade urbane e anche vicoli impossibili, in mezzo al traffico cittadino, con vari check point in posti da sogno. E’ una strana carovana quella che si muove attorno alle Gumball 3000, e l’edizione 2019 promette di essere più glamour di molte altre.

Del resto nasce proprio come evento per il jet set internazionale, che può sfoggiare Maserati, Porsche, Ferrari, Lotus, Bentley, Jaguar, Corvette e addirittura repliche perfette di supercar mai esistite nella realtà, come la Batmobile.

La gara e tutto il mondo che le ruota attorno, nasce da un idea dell’ex pilota Maximillion Cooper. Primo passo: una festa molto esclusiva, nell’altrettanto esclusivo Bluebird Club londinese.

Covo di celebrities come Kate Moss, Dannii Minogue e Guy Ritchie, che appunto parteciparono alla gare il giorno seguente. Era il 1999, Si partiva appunto da Londra e bisognava arrivare a Rimini, per un check point che comprendesse anche il tempio di Maranello.

E di nuovo rotta su Londra, passando per Parigi. Furono in 50 a correre per l’intuizione di Maximillion Cooper e da allora c’è sempre stata la ressa per partecipare a un evento così esclusivo.

Gumball 3000, la tragica edizione 2007

Venti edizioni e un solo incidente grave, che costrinse gli organizzatori a sospendere questo pazzo rally. Accadde nel 2007, per l’edizione partita da Londra il 28 aprile e finita in Macedonia con due giorni di anticipo.

Il 2 maggio infatti la Porsche 997 turbo degli inglesi Nicholas Morley e Matthew McConville si schianta a 200 chilometri orari contro una vecchia Golf guidata da un anziano pensionato che viaggia con sua moglie.

Su quel tratto il limite di velocità era di 60 chilometri orari. La coppia di anziani viene soccorsa e portata in ospedale, ma i due giovani inglesi tentano la fuga cercando di usare un’altra auto.

Vengono fermati prima dagli spettatori che hanno assistito alla terribile scena e poi arrestati dalla polizia macedone. Non era mai accaduto niente di simile prima e gli organizzatori, dopo aver appreso della morte dell’anziana coppia macedone, decidono di fermare la gara, che si sarebbe conclusa il 5 maggio a Londra, con la tappa partita da Berlino.

Cominciano le critiche alla manifestazione, ma al contempo cresce anche la popolarità di un evento simile. Dalle 50 squadre della prima edizione, oggi sono più di un centinaio le squadre che gareggiano con una vettura.

L’ultima edizione, quella del 2018, è partita da Londra per raggiungere in sette giorni Tokyo.

Gumball 2019, niente premi in palio

Altra particolarità della “non gara” è l’assenza di premi. Non si vince nulla, se non il piacere di aver partecipato a un evento esclusivo, destinato a non più di duecento persone in tutto il mondo, e di aver visto luoghi da sogno, in un’atmosfera surreale.

Partecipare non è semplicissimo. E’ vero che attraverso il sito gumball3000.com si accede a un form da compilare per richiedere l’iscrizione, ma poi la richiesta passa al vaglio degli organizzatori.

Bisogna fornire tutti i dati personali e i dati della vettura con la quale si intende correre. Sarà forse una questione di marketing, o anche un modo per mantenere l’aura di esclusività, ma bisogna avere anche una solida ragione per essere ammessi al rally.

Fanno “punteggio” le associazioni benefiche o una causa particolare da mettere in evidenza. Per la vettura non è necessario possedere un’auto da decine e decine di migliaia di dollari, o euro, non solo supercar, ma auto che in qualche modo “parlino” sì.

C’è chi si è presentato con una vecchia auto della polizia londinese, tanto per mantenere alto il tema delle origini. O chi ha pensato di fare 3000 miglia con una vecchia ma perfetta Citroen 2CV.

Ma si sono visti anche un furgone di gelati e una Corvette completamente dipinta a stelle e strisce. Viene poi il momento di pagare l’ingresso e per la quota bisognerà ancora attendere che gli organizzatori la comunichino.

Gumball 2019, la grande attesa sui social

I canali social non sono aggiornati di frequente, ma seguire gli account Twitter e Instagram è sicuramente un’ottima idea per essere aggiornati sulle novità e seguire la preparazione dell’edizione 2019 Mykonos-Ibiza.

Inutile ricordare che bisogna avere tutti i documenti in regola, dalla patente di guida ai documenti di identità e di assicurazione internazionale del veicolo. E’ vero che non esistono regole specifiche, ma in alcuni Paesi superare, e di molto, i limiti di velocità può portare a conseguenze davvero spiacevoli.

Alcuni Governi sono infatti molto severi con chi commette infrazioni alle norme sulla circolazione stradale. E comunque bisogna ricordare che il Rally, non essendo una competizione agonistica ufficiale, non ha un’organizzazione specifica che assiste i piloti nelle varie tappe.

Molto è affidato al buon senso, se c’è, delle squadre. Ma la velocità, la follia, si sa, non conoscono regole.

Ultima modifica: 29 Marzo 2019