Un avvenimento che, per otto settimane (quest’anno dal 10 ottobre all’8 dicembre), mette in luce la città di Alba, il paesaggio delle Langhe, i paesi di Roero, Monferrato. La Fiera promuove e diffonde la tradizione agroalimentare di qualità e le eccellenze enogastronomiche del nostro Paese, tanto da rappresentare una delle più esclusive e prestigiose vetrine del Made in Italy.

 

La versione online

 

In ottemperanza agli ultimi DPCM emanati dal Governo per contrastare il contagio da coronavirus, da sabato 31 ottobre2020 la Fiera del Tartufo Bianco di Alba si è trasformata: sono state infatti sospese le attività in presenza presso il Mercato Mondiale del Tartufo.  Per i numerosi consumatori e turisti, da questa data è possibile ordinare ed acquistare tartufi bianchi e vini pregiati sul sito online della Fiera: https://www.fieradeltartufo.org/truffle-hub/food-and-wine-digital-experience/, assistendo anche alla digital experience sui vari prodotti. Sullo stesso sito, sarà possibile trovare la proposta digitale con Alba Digital Truffle Lab e Langhe Digital Wine Lab: eventi multimediali speciali per gli appassionati del tartufo e dei grandi vini di Langa.

La versione tradizionale

 

Il Tartufo Bianco d’Alba è un prodotto tipico della regione Piemonte, eccellenza del settore agroalimentare di questa terra e ambasciatore di una tradizione molto ampia e variegata.  Il Piemonte è un territorio ricco di bellezze paesaggistiche, tradizioni, cultura e la qualità della proposta enogastronomica è il fiore all’occhiello e il motore economico del territorio delle Langhe, del Monferrato e di Roero. Il 31 ottobre 2017, Alba è stata proclamata ufficialmente dall’Unesco, “Città Creativa per la Gastronomia”. Si tratta di un riconoscimento che rafforza la portata internazionale della città.

Alba è adagiata nelle langhe e storicamente è molto antica: l’antica Alba Pompeia, dalle origini sicuramente preromane, ricca di reperti archeologici e testimonianze del suo glorioso passato. Fra i suoi cittadini più illustri, la città di Alba annovera personalità di un certo spicco e imperatori romani (come il console Publio Elvio Pertinace), nonché storici e giuristi, ministri, ma anche moderni uomini di affari. Alba è conosciuta oltre che per il tartufo, anche per le sue bellezze, i suoi scorci pittoreschi, per le sue rinomate industrie e per le sue tipicità enogastronomiche, tra cui il tartufo appunto ma anche il vino: prodotti conosciuti e venduti oggi in tutto il mondo.

 

Come raggiungere Alba e la Fiera del Tartufo

Per raggiungere Alba in auto, ecco quali sono le autostrade: la A6 Torino-Savona uscita Marene-Cherasco, la A21 Torino – Piacenza uscita Asti Est, la A33 Asti – Cuneo uscita Alba.

Con il TRENO: qualsiasi sia la zona di provenienza è necessario consultare il sito di Trenitalia. Per chi volesse arrivare in treno da Torino, sul collegamento ferroviario tra Alba e Torino ci sono due nuove corse festive nell’orario della linea SFM4.

  • La prima parte da Alba alle ore 21.07 ed arriva a Torino Stura alle 22.33.
  • La seconda parte da Torino Stura alle 21.27 ed arriva ad Alba alle 22.53.

Si tratta di due corse, sperimentate negli anni scorsi solo durante le domeniche di Fiera del Tartufo, che quest’anno finalmente sono entrate a far parte definitivamente dell’orario generale del Servizio Ferroviario Metropolitano 4. Sono 32 i collegamenti ogni giorno tra Torino e Alba (30 il sabato e 16 la domenica e festivi).

Da Porta Susa in meno di 1h20’ si raggiunge Alba. Il prezzo del biglietto per adulti è di 5,25 euro, 3,5 euro per i ragazzi fino a 12 anni, mentre i bambini fino a 4 anni viaggiano gratuitamente. Prima di partire sempre meglio consultare il sito online di Trenitalia per eventuali modifiche di orari e/o costi dei biglietti.

In AEREO: Ecco le indicazioni dei principali aeroporti con relativi siti online consultabili per voli e costi biglietti.

L’esperienza della ricerca simulata del tartufo

Durante la Fiera, è possibile partecipare ad un esperimento di simulazione nella ricerca del tartufo. Un cercatore accompagnato dal cane condurrà i turisti nel bosco fra i paesaggi delle Langhe e di Roero, alla ricerca del prezioso fungo ipogeo, guidato solo dal fiuto dell’animale, dall’intuito e dall’esperienza. Ci sarà sempre una guida esperta di tartufo.

Consigli per il soggiorno ad Alba

Se ci si trova già ad Alba per la Fiera del Tartufo Bianco, non si può non approfittare del territorio delle Langhe, Roero e Monferrato per visitare le meraviglie che propone: castelli, musei ed ecomusei, santuari e chiese, siti archeologici.

Si può anche approfittare di una delle numerose strutture di albergo o centri benessere per un momento relax e wellness, o per partecipare ad escursioni guidate tra i vigneti a piedi, in bici oppure in carrozza! Le info sono disponibili su sito dedicato alla Fiera o telefonando ai numeri indicati.

La ricerca del tartufo

Con i migliori “trifolau” del territorio, ci si può immergere nei boschi del territorio per andare alla ricerca del tartufo nella zona delle LangheMonferrato Roero. Si possono scoprire storie e tradizioni del tartufo, capire le tecniche di addestramento del cane da tartufo, conoscere le piante tartufigene, esaminare gli aromi, respirare i profumi!

Si organizzano escursioni con minivan, auto di lusso o auto d’epoca e accompagnatore, attraverso paesaggi unici al mondo, dichiarati dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Anche qui, le info sono consultabili sul sito delle Langhe experience tours o chiamando i numeri dedicati. Con la modalità online, sul sito piemonte-wine, è possibile anche ordinare e acquistare direttamente dalle cantine i vini tipici della zona, conoscere la loro storia produttiva e le loro caratteristiche organolettiche e degustative.

I musei ad Alba

I visitatori della Fiera del tartufo bianco di Alba, potranno anche usufruire del Polo Museale Albese, emblema di bellezza e cultura della città.

Le realtà museali principali presenti in città, danno vita ad una rete che collega e connette tutti gli elementi che consentono di ricostruire le tappe fondamentali dello sviluppo, storia e tradizione di Alba e del suo territorio.

Ultima modifica: 14 Dicembre 2020