ESP auto, cos’è e come funziona

Il sistema di controllo della stabilità nasce in Germania. Ideato dalla Bosch prende il nome di Elektronisches Stabilitatsprogramm, ovvero ESP

L’acronimo ESP riassume il termine tedesco Elektronisches Stabilitatsprogramm. Lo stesso identico sistema è noto anche con altri acronimi. Sui libretti di istruzioni delle nostre vetture spesso viene segnalato come DSC ovvero Dynamic Stability Control ma anche come VSC ossia Vehicle Stability Control. Sempre sui libretti viene segnato anche come VDC Vehicle Dynamic Control. In linea di massima però in Italia si sente parlare quasi sempre di ESC il quale deriva dall’inglese Electronic Stability Control. Il sistema comunque, nel nostro paese ha un nome ben specifico, che corrisponde a Controllo Elettronico della Stabilità. Questo sistema, attivo sulle nostre vetture, agisce quando si ha una “sbandata”. In pratica agisce sul motore, regolandone la potenza e frenando le singole ruote, applicando a ciascuna di loro una diversa intensità. L’ESC procede in questa maniera perché così si stabilizza nuovamente l’assetto dell’auto e cala drasticamente il rischio di perdita del controllo. Questo sistema di controllo si ritrova su tutte le automobili già a partire dal 2011. L’ESP è costituito da diverse componenti. Si avvale del sensore dell’acceleratore e del freno, accelerometri, sensore per percepire l’angolo di sterzata e per la velocità.

Come agisce l’ESP

La sua attività è percettibile sopratutto in curva, in particolar modo in caso di sovrasterzo e sottosterzo. Quindi il motore viene influenzato da questo sistema nel momento in cui una curva è presa in maniera errata, ad esempio se si svolta in modo eccessivamente stretto o largo, oppure ancora quando si cambia improvvisamente traiettoria. In caso di sottosterzo, la ruota interna alla curva, posteriore, viene fermata mentre nel caso di sovrasterzo ad essere leggermente bloccata è la ruota anteriore, esterna alla curva. Inoltre lavora molto su strade innevate. In questo caso viene però coadiuvata dall’ABS e dal TCS. Con il primo acronimo s’intende il sistema di antibloccaggio, utilissimo perché evita il pericoloso slittamento dei pneumatici. Il TCS invece opera per controllare la trazione del veicolo. Questi sistemi permettono di mantenere la stabilità su suoli in cui l’aderenza è minima. In casi più gravi si debbono integrare le catene da neve. Queste permettono un maggior attrito.

Cosa fare se l’ESP si guasta

Questo sistema dunque è fondamentale. Per questa ragione, dal 2012, tutte le auto prodotte in Italia, non possono più permettere ai conducenti di disattivare questo sistema di controllo. L’unica soluzione è quella di modificare il controllo della trazione. Se l’ESP risulta guasto e ciò viene segnalato sempre dall’auto stessa bisogna portare il veicolo in officina. In genere il problema riguarda i sensori o la centralina stessa. Gli esperti del settore sapranno consigliarvi.

Ultima modifica: 17 Marzo 2017