A volte pagare le multe online non è così facile e immediato come potrebbe apparire a prima vista. Gli ostacoli a un disbrigo abbastanza rapido e senza eccessivi intoppi sono fondamentalmente due: da un lato il carattere scarsamente intuitivo delle procedure telematiche di pagamento e dall’altro la difficoltà o addirittura la impossibilità di corrispondere il dovuto scritto sul bollettino postale (per solito lasciato dalla polizia municipale sul parabrezza) per il mezzo del cosiddetto home banking.
Dove andare per le multe online
Diciamo che in generale per poter riuscire a pagare le multe online non è proprio una buona cosa essere dei principianti della navigazione in rete. Insomma, se si ha qualche esperienza di come funzionano e appaiono i siti e anche di registrazioni, login, logout, password e così via, è molto meglio.
Una volta che si è entrati nella pagina del sito comunale adibita ai pagamenti, si deve fare click in un punto qualsiasi, dopodiché si viene dirottati per solito su uno sportello telematico. Il ligio cittadino a quel punto cliccherà su “polizia municipale” e di lì dovrà poi pigiare (figuratamente) sul tasto con su scritto “pagamento multe online”
Esauriti questi passaggi, che per una persona digiuna di Internet già possono porre più di una difficoltà, si arriva finalmente alla pagina in cui bisogna trascrivere i dati che riguardano la macchina e il verbale di contravvenzione. La targa della vettura è facile, ma qualche volta risalire al numero di verbale della contestazione non è per niente semplice, soprattutto perché spesso sul cosiddetto preavviso di contravvenzione il numero proprio non c’è. Urge quindi telefonare ai vigili urbani e già questa è una perdita di tempo.
Problemi più comuni quando si pagano le multe online
In certi casi il verbale gentilmente regalatoci dai vigili urbani è identificato da un “codice” alfanumerico in cui i componenti sono separati da barre verticali: il problema è che almeno in certi siti delle barre non bisogna tenere conto, il che come è evidente non è proprio così intuitivo, soprattutto per un neofita. Il quale neofita è possibile che non si renda conto dell’inghippo e che dopo aver provato e riprovato a immettere i dati alla fine ci rinunci pensando che è colpa sua e si rassegni a far la coda all’ufficio postale.
Quanto all’home banking, come si diceva sopra in certi casi pagare per questo mezzo si rivela impossibile. Succede in buona sostanza che il sito della nostra banca ci risponde che quello che abbiamo immesso è un numero di conto corrente postale e che per quella via non è possibile il pagamento online.
Ultima modifica: 12 Luglio 2019