In questo periodo di emergenza sanitaria a causa della diffusione del COVID-19 sono tante le precauzioni prese per cercare di contenere il contagio. La corretta pulizia dell’abitacolo della propria auto non fa eccezione, soprattutto se si è costretti a continuare a guidare per motivi di lavoro o altre necessità.
Lavare l’auto non è sufficiente. Per cui è legittimo chiedersi come si fa a igienizzare a fondo la propria vettura? automobile.it, sito di annunci di auto usate, nuove, Km 0 e a noleggio di proprietà del gruppo eBay, con l’aiuto di Giuseppe Quagliata, Operations Manager di Wash Out, società specializzata nell’attività di lavaggio auto, fornisce 5 utili consigli.
L’importanza dell’igiene dei mezzi di trasporto privati
Secondo i centri per il controllo e la prevenzione delle malattie infettive, la diffusione avviene principalmente da persona a persona. Ed esiste un rischio molto più basso di contrarre il virus attraverso il contatto indiretto.
In ogni caso, in un momento in cui è fondamentale ogni misura volta a rallentare la diffusione, anche l’attenzione per l’igiene dei mezzi di trasporto gioca un ruolo primario. Ciò vale in modo particolare per auto dove si trovano passeggeri non dello stesso nucleo familiare. “In questi casi è molto importante rivolgersi a dei professionisti per una prima decontaminazione della vettura. Dopo una decontaminazione infatti, sarà poi più facile procedere con periodiche purificazioni della vettura in modalità fai-da-te”.
Da dove partire? Cambio e volante
La prima cosa da fare quando ci si appresta autonomamente a igienizzare l’interno dell’auto è indossare guanti e mascherina. Solo a quel punto si può procedere alla sanificazione dell’abitacolo con prodotti disinfettanti. Per prima cosa ci si deve dedicare alla pulizia delle zone che si toccano più frequentemente come il volante e la leva del cambio.
Poi, si può passare con attenzione ai comandi del sistema multimediale, ai pannelli delle portiere, alle maniglie interne. A riguardo, conviene dare una passata anche all’esterno dell’auto, sia alle maniglie delle porte sia alla maniglia del portellone posteriore. L’ultima cosa di cui occuparsi sono tutti i rivestimenti interni, anche quelli meno facili da raggiungere.
“Se possibile – aggiunge Giuseppe Quagliata di Wash Out – suggerirei sempre l’utilizzo di nebulizzatori per spruzzare il prodotto in maniera più diffusa sulle superfici. Inoltre, è consigliato lasciarlo agire per circa 30 secondi e poi procedere alla rimozione con il panno”.
Sì ai disinfettanti, ma attenti alla candeggina
Tra i prodotti suggeriti e più utilizzati dalle aziende che fabbricano componentistica per gli interni delle auto ci sono i detergenti a base di alcol, apprezzati per la capacità di quest’ultimo di rimuovere efficacemente i germi. Altri disinfettanti utilizzabili sono quelli a base etanolo (“preferire prodotti con concentrazioni non inferiori al 70%”), cloro o candeggina.
Quest’ultimi, però, richiedono molta attenzione, tanto è vero che “è sconsigliato l’utilizzo di prodotti con concentrazioni di cloro attivo superiori allo 0,1% e l’utilizzo di candeggina se non fortemente diluita”.
Per via della potente azione chimica potrebbero sì eliminare i germi e i batteri, ma anche rovinare i materiali interni come le plastiche o le superfici più delicate.
Per ogni superficie il prodotto corretto
Da non usare, inoltre, prodotti a base di ammoniaca. Come quelli di colore blu per pulire i vetri che tendono a rompere il materiale vinilico del cruscotto. Rendendolo appiccicoso quando sottoposto a calore e luce. Meglio, nel caso non si sia in possesso dei prodotti più adatti, preferire una semplice soluzione di acqua e sapone. Che consente comunque di effettuare una buona igienizzazione dell’interno della vettura.
Lo stesso vale se ci sono rivestimenti in pelle. Meglio usare prodotti specifici per non causare aloni o invecchiamento della superficie trattata. E assicurarsi sempre di spruzzare il prodotto sul panno e non direttamente sui rivestimenti da trattare.
Panni usa e getta
Un ultimo consiglio va al tipo di panno con cui applicare il prodotto per sanificare l’ambiente. Infatti, per evitare rischi, conviene utilizzare un normalissimo rotolo di carta assorbente da casa usa e getta. Così, finite le operazioni, ci si libera di ogni oggetto. Alla fine, tolti guanti e mascherina, bisogna ricordarsi di lavare a fondo le mani e il gioco è fatto.
Come suggerisce Wash Out inoltre. “Per concludere la procedura di purificazione della vettura suggeriamo l’acquisto e l’utilizzo di un igienizzante spray con azione biocida per l’impianto di condizionamento della vettura”. E, a pensarci bene, anche quando la quarantena sarà finita, non sarebbe male ogni tanto pulire a fondo la propria auto.
sono tante le precauzioni prese per cercare di contenere il contagio. La corretta pulizia dell’abitacolo della propria auto non fa eccezione, soprattutto se si è costretti a continuare a guidare per motivi di lavoro o altre necessità.
Lavare l’auto non è sufficiente, per cui è legittimo chiedersi come si fa a igienizzare a fondo la propria vettura? automobile.it, sito di annunci di auto usate, nuove, Km 0 e a noleggio di proprietà del gruppo eBay, con l’aiuto di Giuseppe Quagliata, Operations Manager di Wash Out, società specializzata nell’attività di lavaggio auto, fornisce 5 utili consigli.
L’importanza dell’igiene dei mezzi di trasporto privati
Secondo i centri per il controllo e la prevenzione delle malattie infettive, la diffusione avviene principalmente da persona a persona ed esiste un rischio molto più basso di contrarre il virus attraverso il contatto indiretto.
In ogni caso, in un momento in cui è fondamentale ogni misura volta a rallentare la diffusione, anche l’attenzione per l’igiene dei mezzi di trasporto gioca un ruolo primario. Ciò vale in modo particolare per auto dove si trovano passeggeri non dello stesso nucleo familiare: “in questi casi è molto importante rivolgersi a dei professionisti per una prima decontaminazione della vettura. Dopo una decontaminazione infatti, sarà poi più facile procedere con periodiche purificazioni della vettura in modalità fai-da-te”.
Da dove partire? Cambio e volante
La prima cosa da fare quando ci si appresta autonomamente a igienizzare l’interno dell’auto è indossare guanti e mascherina. Solo a quel punto si può procedere alla sanificazione dell’abitacolo con prodotti disinfettanti. Per prima cosa ci si deve dedicare alla pulizia delle zone che si toccano più frequentemente come il volante e la leva del cambio.
Poi, si può passare con attenzione ai comandi del sistema multimediale, ai pannelli delle portiere, alle maniglie interne. A riguardo, conviene dare una passata anche all’esterno dell’auto, sia alle maniglie delle porte sia alla maniglia del portellone posteriore. L’ultima cosa di cui occuparsi sono tutti i rivestimenti interni, anche quelli meno facili da raggiungere.
“Se possibile – aggiunge Giuseppe Quagliata di Wash Out – suggerirei sempre l’utilizzo di nebulizzatori per spruzzare il prodotto in maniera più diffusa sulle superfici. Inoltre, è consigliato lasciarlo agire per circa 30 secondi e poi procedere alla rimozione con il panno”.
Sì ai disinfettanti, ma attenti alla candeggina
Tra i prodotti suggeriti e più utilizzati dalle aziende che fabbricano componentistica per gli interni delle auto ci sono i detergenti a base di alcol, apprezzati per la capacità di quest’ultimo di rimuovere efficacemente i germi. Altri disinfettanti utilizzabili sono quelli a base etanolo (“preferire prodotti con concentrazioni non inferiori al 70%”), cloro o candeggina.
Quest’ultimi, però, richiedono molta attenzione, tanto è vero che “è sconsigliato l’utilizzo di prodotti con concentrazioni di cloro attivo superiori allo 0,1% e l’utilizzo di candeggina se non fortemente diluita”.
Per via della potente azione chimica potrebbero sì eliminare i germi e i batteri, ma anche rovinare i materiali interni come le plastiche o le superfici più delicate.
Per ogni superficie il prodotto corretto
Da non usare, inoltre, prodotti a base di ammoniaca come quelli di colore blu per pulire i vetri che tendono a rompere il materiale vinilico del cruscotto. Rendendolo appiccicoso quando sottoposto a calore e luce. Meglio, nel caso non si sia in possesso dei prodotti più adatti, preferire una semplice soluzione di acqua e sapone. Che consente comunque di effettuare una buona igienizzazione dell’interno della vettura.
Lo stesso vale se ci sono rivestimenti in pelle. Meglio usare prodotti specifici per non causare aloni o invecchiamento della superficie trattata. E assicurarsi sempre di spruzzare il prodotto sul panno e non direttamente sui rivestimenti da trattare.
Panni usa e getta
Un ultimo consiglio va al tipo di panno con cui applicare il prodotto per sanificare l’ambiente. Infatti, per evitare rischi, conviene utilizzare un normalissimo rotolo di carta assorbente da casa usa e getta. Così, finite le operazioni, ci si libera di ogni oggetto. Alla fine, tolti guanti e mascherina, bisogna ricordarsi di lavare a fondo le mani e il gioco è fatto.
Come suggerisce Wash Out inoltre. “Per concludere la procedura di purificazione della vettura suggeriamo l’acquisto e l’utilizzo di un igienizzante spray con azione biocida per l’impianto di condizionamento della vettura”. E, a pensarci bene, anche quando la quarantena sarà finita, non sarebbe male ogni tanto pulire a fondo la propria auto.
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Ultima modifica: 27 Aprile 2020