Com’è nata l’auto Giulietta

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La storia e il mito dell’Alfa Romeo Giulietta hanno attraversato i decenni, dagli anni 50’ quando fu creato e prodotto il primo modello sportivo dalla casa del biscione, ai primi anni del 2000. Di seguito ecco tutte le evoluzioni di questa leggendaria automobile.

Alfa Romeo Giulietta: sintesi di eleganza e sportività 

La Giulietta è un’autovettura che fu inizialmente prodotta dal 1955 al 1966 dall’Alfa Romeo, che la costruì per rilanciare sul mercato l’azienda automobilistica. La casa del Biscione scelse il nome Giulietta ispirandosi alla celebre opera di William Shakespeare (ed evocando anche la figura di Romeo essendo parte del nome del costruttore).

Già dagli obiettivi nel piano industriale nel 1950, fu chiaro che il nuovo modello sarebbe stato il più importante nella storia dell’Alfa Romeo, e in effetti la Giulietta negli anni Cinquanta, ha fatto sognare intere generazioni di automobilisti, rendendo per la prima volta accessibile il sogno di possedere un’auto sportiva. Questo sogno univa fruibilità e comfort di alto livello e il primo modello fu la Giulietta Sprint: il capolavoro che tutti conosciamo e che proprio per merito degli affinamenti apportati dai fornitori esterni del calibro di Boano, Bertone, Scaglione e Giorgetto Giugiaro era ricca di dettagli che le donavano un look oggettivamente meraviglioso.

La consacrazione definitiva della Giulietta arrivò nel febbraio del 1961 quando per mano dell’attrice Giulietta Masina venne “battezzato” l’esemplare n° 100.001, e iniziò il successo che durò più di mezzo secolo. Nello stesso anno, il modello “Giulietta TI” venne potenziato a 74 CV (54 kW) e grazie a questa nuova motorizzazione era in grado di raggiungere la velocità di quasi 160 km/h.

I modelli “Giulietta” negli anni ’60 e ‘70

Molte furono le versioni che si susseguirono col passare degli anni; Giulietta Sprint, Spider, SZ sono solo alcune di esse. Nel 1964 la Giulietta, così com’era conosciuta, venne rimpiazzata dalla Giulia e si può fare un salto temporale, atterrando direttamente nel 1977, quando nacque l’idea di proporre un nuovo modello, ma di non andare ad intaccare la fetta di mercato dedicata alla Alfetta.

Nacque così la Giulietta tipo 116, concepita come una sport-car tre volumi, con una forma definita “a cuneo”. Questo modello restò in produzione fino al 1985, vedendo il susseguirsi di tre diverse serie (la prima dal 1977 al 1981, la seconda dal 1981 al 1983 e l’ultima dal 1983 al 1985).

La base dell’auto non cambiò radicalmente nel tempo, dato che furono tutti restyling che riguardavano per la maggior parte componenti estetici, sia per l’interno che per l’esterno, ma col tempo vennero adottati anche nuovi motori, come il 1800cc da 122 cavalli ed il 2000cc da 130 cavalli, fino ad arrivare al diesel 2 litri da 82 cavalli ed al potente 1962cc turbo benzina da 170 cavalli.

Il Restyling del XX secolo

Dopo 25 anni di assenza, nel 2010 debuttò finalmente la nuova Alfa Romeo Giulietta durante il Salone di Ginevra dello stesso anno. L’eredità del nome ha pesato come un macigno, ed infatti non fu questo il primo nome attribuito al modello, ma il design e lo stile della compact-car di casa Alfa Romeo hanno, ancora una volta, colpito appassionati e non.
Nel 2013 c’è stato un restyling che ha interessato la parte frontale (fendinebbia e scudetto), oltre che i motori con l’adozione di propulsori di ultima generazione.

Giulietta: la serie degli anni 2000 ha due volumi 

L’ultima generazione di Giulietta, quella degli anni 2000, presenta una trazione anteriore e una carrozzeria a due invece che a tre volumi. Già, perché la Giulietta del 2010 sostituisce la 147, che dopo dieci anni di onoratissima carriera ha dovuto lasciare inevitabilmente posto a un’erede. Dal punto di vista tecnico, la Giulietta 2010 è costruita sul pianale della Fiat Bravo, abbondantemente rivisitato in chiave sportiva, per poter garantire una guidabilità superiore a quella della Bravo stessa e, dunque, più da Alfa Romeo.

Il lavoro degli ingegneri del Biscione è stato egregio e le due auto sono davvero molto diverse da guidare, con la Giulietta che ha migliori prestazioni tecniche e sportive, pur avendo un comfort di ottimo livello. Fa specie, entrando in un’auto dal nome storico come la Giulietta, trovare dispositivi come il DNA (il manettino attraverso cui variare la risposta di sterzo, acceleratore ed ESP) e sapere che i crash test EuroNCAP hanno decretato una sicurezza a 5 stelle: dal 1954 il progresso è stato davvero impressionante a tutti i livelli.

Giulietta veloce è un nome evocativo e glorioso nato nel 1956. Oggi, negli anni 2000 è tornata con uno stile unico che esalta le sue prestazioni eccezionali. Giulietta Veloce è stata ricreata per offrire una delle esperienze di guida più raffinate ed esaltanti. Per questa ragione, gli interni sono concepiti mettendo al centro di tutto il guidatore, rendendolo protagonista assoluto dell’esperienza sportiva Alfa Romeo. I materiali sono esclusivi e tra i molti dettagli specifici spiccano i sedili sportivi riscaldati, foderati in pelle traforata e gli inserti in vero alluminio sul cruscotto, sul tunnel centrale e sul pannello della portiera.

Premi e riconoscimenti della Giulietta

La Giulietta si è classificata al secondo posto nell’edizione 2011 del premio Auto dell’Anno.
In Italia è stata eletta Auto Europa 2011 dall’Unione Italiana Giornalisti dell’Automotive durante il Motor Show di Bologna del 2010.

Nel dicembre del 2010 la Giulietta è stata premiata in Francia come Compact Car of the Year durante il concorso Trophèes L’argus, ed anche in Repubblica Ceca con il premio Czech Republic Car of the Year 2011. Lo spot televisivo della Giulietta, con protagonista l’attrice statunitense Uma Thurman, ha vinto il premio come migliore campagna dell’anno 2011 agli NC Awards. Nei primi tre anni di carriera, la vettura ha ricevuto più di 20 riconoscimenti da parte della stampa internazionale.

Il 26 maggio 2014 la Giulietta ha ricevuto una menzione d’onore da parte dell’Associazione per il disegno industriale alla XXIII edizione del Compasso d’oro. Conferito nella categoria Design per il lavoro, si tratta di un riconoscimento nel campo della progettazione e del design industriale che premia beni ritenuti d’eccellenza e di elevato valore storico artistico.

Ultima modifica: 24 Febbraio 2022