Car sharing: come funziona e quanto costa

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L’espressione “car sharing” fa ormai parte del linguaggio comune e indica il noleggio di un’auto condivisa con altri, necessità e virtù delle città moderne.

La “moda” del car sharing è partita dai nostri “cugini” svizzeri ma si è diffuso in particolare negli USA – da sempre “pionieri” della lotta all’inquinamento e all’emissione di idrocarburi  nell’atmosfera -, quindi in Germania, in Inghilterra, nei Paesi del nord dell’Europa e, infine, in Italia.

La definizione completa di “car sharing” è quella di un autonoleggio di veicoli a breve termine, il cui proprietario è un’azienda e la distribuzione avviene nei centri urbani.

Il tipo di utenza è quella di coloro che per lavoro si trasferiscono in altre città e prendono “in affitto” un veicolo, quindi ricercano un servizio di autonoleggio efficiente e per una breve durata; altro tipo di utenza è quella di guidatori che hanno rinunciato all’auto di proprietà e concepiscono una mobilità mista, tra bus e quattro ruote, e a basso costo.

Il funzionamento del car sharing consiste nell’erogazione di servizi e attrezzature:

  • Auto di nuova generazione, piccole e scattanti, adatte al traffico cittadino, abilitate anche all’accesso in aree urbane ZTL – Zona a traffico limitato -, con carburante Gpl o motore elettrico;
  • Abbonamento mensile o annuale, a seconda della frequenza con cui si richiede il servizio;
  • Prenotazione online o via mobile attraverso un’App;
  • Ritiro presso un parcheggio convenzionato, se è la prima volta che si accede al servizio, oppure presso il veicolo stesso lasciato in un parcheggio libero all’interno della città;.
  • Tariffa variabile in base al modello di auto oppure alla durata del noleggio – ora, giorno, o settimana-, con l’aggiunta del costo a chilometro stabilito sulla base di una franchigia, e inclusivo del carburante;
  • Smart card o App del telefonino che registra l’inizio e la fine del servizio: un sistema telematico permette di avvicinare entrambi i tipi di accessori al parabrezza dell’auto noleggiata dove un apposito chip attiva l’apertura/chiusura del veicolo e l’accesso alle chiavi;
  • Parcheggio dedicato per il prelievo e la consegna del veicolo, mentre è sempre più frequente la soluzione odierna di prelevare e lasciare l’auto in un parcheggio a striscia blu, a pagamento e per soli residenti, ma convenzionato con le aziende di autonoleggio.

Se si valutano i costi di assicurazione, bollo, consumi e manutenzione, il servizio di car sharing può essere molto vantaggioso per i casi in cui l’auto non sia di grande utilizzo se non per brevi itinerari casa-lavoro, o casa-shopping nei centri urbani. Un esempio di spesa è il seguente:

  • Euro 60, 75 o 90 a seconda se si noleggia un’auto piccola, media o grande;
  • Euro 0,49, 0,53 o 0,65 fino a 150 chilometri percorsi, oltre i quali la cifra si riduce di circa 10 centesimi a tariffa;
  • Tariffa scalabile per ogni giorno in più di noleggio;
  • Promozioni sul costo del chilometraggio con aggiunta di un tot di chilometri gratuiti a “pacchetto”.

Ultima modifica: 31 Luglio 2017