Un obbligo di legge ma soprattutto un imperativo categorico della nostra coscienza. Trasportare bambini in moto con noi, significa prestare particolare attenzione al rispetto delle norme scritte e non scritte della regolare circolazione. Basta conoscere alcune dritte per poter condividere il piacere delle due ruote con i piccoli di famiglia che ne resteranno senz’altro estasiati.
Bambini in moto, cosa dice la legge
L’articolo 170 del Codice della strada al comma 1 bis, chiarisce il primo requisito fondamentale: “Sui motocicli e sui ciclomotori è vietato il trasporto di minori di anni cinqueâ€. Una precondizione che chiaramente non esaurisce i nostri doveri. Obbligo intuitivo che si applica anche e soprattutto ai viaggiatori più giovani è quello di indossare il caschetto di sicurezza.
Adempimento che evidentemente spetta agli accompagnatori e conducenti adulti. Dovrà trattarsi chiaramente di un dispositivo ideato e testato ad hoc, omologato secondo la normativa europea ECE 22.05. Un casco non vale l’altro, dunque. In quale posizione si può far viaggiare un minore? Su questo aspetto la legge non entra nel dettaglio.
Al fine di consentire comunque una interpretazione flessibile pur nel rispetto delle condizioni di sicurezza, il Codice della strada parla di “posto stabile ed equilibrato nella posizione determinata dalle apposite attrezzature” durante la marcia del mezzo. Cosa questo significhi esattamente è lasciato alla buona fede dei conducenti. In genere, si considera (ragionevolmente) sicura una posizione che consenta al bambino di cingere comodamente la vita di chi guida. Inoltre, sulle moto è bene verificare se la presenza delle apposite maniglie per il passeggero, risulti più idonea.
Va smentita invece la diffusa credenza che la posizione sia corretta solo qualora il minore riesca a toccare le pedane con i piedi. La legge non dispone alcunché in tal senso e, al contrario, è censurabile chi trasporti il bambino in posizione eretta nello spazio tra sé e il manubrio, ambito molto rischioso in caso di frenata improvvisa o caduta.
Seggiolini ad hoc e sanzioni per gli inadempienti
Si possono utilizzare seggiolini ad hoc? La legge non lo vieta e in commercio ne esistono alcune versioni. Però, non è nemmeno obbligatorio così come non c’è alcun impedimento nel collocare a bordo una seduta “fatta in casa”, qualora fossimo in grado di costruirla.
Può essere utile, senz’altro, fare molte esercitazioni in aree chiuse al traffico prima di muoversi su strada. In questo modo, il bambino si abituerà a restare in equilibrio con il conducente.
Finanche superfluo raccomandare la massima prudenza e velocità particolarmente moderata, così come la percorrenza di arterie poco frequentate. Tuttavia, qualora si dovesse violare il già ricordato articolo 170 del Codice, le sanzioni non mancano: da 81 a 326 euro.
Ultima modifica: 14 Febbraio 2020