Cos’è l’attestato di rischio
Qualsiasi sia la compagnia a cui ci rivolgiamo per stipulare la polizza assicurativa per la nostra auto o moto, l’attestato di rischio è uno dei documenti essenziali non solo per stipulare la polizza, ma influenza il prezzo di quest’ultima in maniera pesante. In buona sostanza si tratta di un documento che fotografa il comportamento dell’assicurato negli ultimi 5 anni riguardo ai sinistri con colpa.
Il modificarsi di questo dato è evidentemente visto dalle compagnie assicurative come fattore di rischio in negativo ed influenza l’aumentare del prezzo della polizza. Se una persona possiede, sul proprio attestato di rischio per esempio 1 sinistro con colpa per ogni anno negli ultimi 5 anni è matematico che le compagnie assicurative chiederanno cifre esorbitanti per la polizza che vorrà stipulare. Al contrario possedere un attestato di rischio con cifra 0 promette una polizza dal prezzo competitivo.
Classe di merito
Va da sé che non è solo l’attestazione del rischio a concorrere alla formazione del prezzo finale della polizza, un altro parametro importante è la classe di merito, ma quest’ultima è direttamente influenzata dall’attestato di rischio stesso. Esistono a livello assicurativo delle classi di appartenenza che variano in relazione a molti fattori quali, per esempio, anni consecutivi di assicurazione o premi per il comportamento diligente dell’assicurato.
Di norma accade che la prima polizza assicurativa stipulata in assoluto parta dalla 14° classe e l’assicurato ‘scala’ la classifica nella misura di una classe per ogni anno, più in alto si sale in classifica (quindi verso numeri più bassi) più convenienti diventeranno i premi assicurativi delle polizze stipulate. Ma possono verificarsi degli imprevisti ed inciampare in uno o più sinistri con colpa, ed ecco che la scalata viene non solo temporaneamente stoppata, ma anche gravata dalla perdita di una o più posizioni (fattore dipendente dalle compagnie assicurative).
L’attestato di rischio riporta non solo il numero dei sinistri con colpa intercorsi negli ultimi 5 anni ma anche, anno per anno, la classe di merito di appartenenza e quella a cui si passa con la nuova stipula, quindi, per esempio, sull’attestato di rischio di Mario verrà scritto che la sua classe di merito attuale è la 5° e la nuova polizza lo vedrà passare alla 4°.
A che cosa serve
Come già evidenziato sopra, l’attestato di rischio è uno degli elementi essenziali per stipulare una nuova polizza a prescindere se con la stessa compagnia assicurativa o con un’altra. Ad oggi le polizze assicurative auto hanno una durata annuale senza tacito rinnovo. Fino a qualche anno fa vigeva la legge per cui era necessario dare preventiva disdetta alla propria compagnia assicurativa almeno 30 giorni prima della scadenza della polizza, se si aveva l’intenzione di cambiare compagnia, infatti esisteva il tacito rinnovo che si rinnovava di anno in anno.
Il vecchio sistema faceva scattare situazioni ambigue per cui, se dopo aver dato disdetta ci si trovava a tornare sui propri passi ed a rifare la polizza con la precedente compagnia, era necessario effettuare una ulteriore richiesta ed in molti casi si veniva declassati, per via del fatto che molte compagnie assicurative godevano della possibilità di poter applicare delle classi interne riservate ai propri clienti che non trovavano un riscontro a specchio al di fuori della compagnia stessa.
Attestato di rischio digitale
Oggi tutto è cambiato ed ogni anno 30 giorni prima della scadenza della polizza le compagnie assicurative sono obbligate a recapitare l’attestato di rischio ad ogni assicurato. Ma è cambiato anche il modo di recapitare il documento stesso. Non viene più stampato e spedito tramite posta tradizionale ma ne viene realizzata una copia in formato digitale che viene recapitata per posta elettronica ad ogni assicurato. Tutto questo per snellire ulteriormente le pratiche relative alle polizze assicurative e, come vuole la tendenza di oggi in quasi ogni settore, ridurre drasticamente l’uso della carta.
L’evoluzione dell’attestato di rischio in formato digitale va a braccetto con la sua archiviazione in una banca dati elettronica gestita dall’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) a disposizione di tutti coloro che operano nel settore, quindi non solo le compagnie assicurative ma anche agenzie e broker assicurativi.
In buona sostanza attraverso la possibilità di accesso alle banche dati telematiche è possibile ad oggi stipulare una polizza assicurativa per la propria auto o moto semplicemente fornendo i dati relativi al proprio veicolo senza la necessità di presentare documenti cartacei.
Compagnie telefoniche telefoniche e online
Già da qualche anno esistono le compagnie assicurative telefoniche e online che sono state agevolate nella loro attività dalla digitalizzazione sempre crescente del settore, ad oggi con una semplice telefonata e senza nessun documento assicurativo alla mano è possibile, col solo numero di targa, stipulare una nuova polizza al telefono, o sottoscriverla online compilando dei semplici form.
Un ulteriore passo evolutivo per il settore delle assicurazioni sarà quello, già se ne parla, della modifica radicale proprio dell’attestato di rischio. Allo stato attuale questo documento fotografa una situazione statica annuale, ma è evidente che nel corso dell’anno la situazione cambia. Con la nuova modifica in progetto si vuole arrivare ad avere, aiutati dalla digitalizzazione sempre più dilagante ed ormai diventata essenziale, un attestato di rischio digitale e dinamico, cioè che fotografa invece la situazione dell’assicurato in maniera continuativa.
Si vuole mettere in mano alle compagnie assicurative uno strumento che permetta loro di rescindere da polizze assicurative poco convenienti, quindi in buona sostanza la possibilità di ‘licenziare’ clienti che risultano poco diligenti senza per forza attendere la scadenza annuale della polizza.
Allo stato attuale l’attestato di rischio, insomma, è un elemento fondamentale nelle logiche e nei conteggi delle polizze assicurative, un settore dove la sempre più crescente digitalizzazione ha portato, via via nel corso del tempo, numerosi cambiamenti. E chissà se un giorno si arriverà alla totale abolizione di questo documento per far posto ad una sorta di ‘carta d’identità del conducente’, un documento elettronico che attesterà tutto quello che riguarda e concerne la guida in senso stretto, inglobando patenti, livelli assicurativi etc..o chissà se un giorno si arriverà ad avere delle polizze assicurative non più legate al mezzo ma al conducente, quindi con la possibilità di essere utilizzate su qualsiasi veicolo.
Ultima modifica: 28 Aprile 2017