Acquisto auto con partita Iva: quando conviene?

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Un consistente risparmio ma va valutato in funzione delle condizioni individuali. L’acquisto auto per chi è titolare di una partita Iva può essere un’interessante opportunità. Si consiglia di considerare tutti gli aspetti in gioco per evitare scelte affrettate e superficiali. Vediamo dunque i principali termini della questione per non commettere errori.

Acquisto auto con partita Iva: molti vantaggi

Punto di partenza è la norma di riferimento in materia di detraibilità dell’Imposta sul valore aggiunto che riguardi l’acquisto di veicoli stradali, ovvero l’articolo 19-bis del decreto del presidente della Repubblica 633/72 (Testo unico sull’Iva). Testualmente, la legge comprende nel perimetro del beneficio fiscale “tutti i veicoli a motore diversi dai trattori, normalmente adibiti al trasporto stradale di persone o beni, la cui massa autorizzata non supera i 3.500 chilogrammi e il cui numero di posti a sedere, escluso quello del conducente, non è superiore a 8”.

In linea generale tale “sconto” in detrazione si quantifica nel 40 per cento della quota da pagare a titolo di Iva. Una aliquota calibrata dal legislatore sul presupposto che la vettura possa essere utilizzata sia per attività lavorative che per esigenze personali, in misura anche superiore alla terza o quarta parte della giornata solitamente considerati tempo – lavoro.

La limitazione però non si applica qualora il mezzo in questione sia impiegato a uso esclusivo dell’attività professionale del soggetto che ha la possibilità di calcolare integralmente in detrazione l’imposta. Stesso discorso vale per ciò che riguarda l’Iva relativa alle prestazioni di servizi per manutenzione, riparazione e transito stradale, così come per l’acquisto di carburanti e lubrificanti.

Al 100 per cento è detraibile anche l’Iva su veicoli stradali da oltre 35 quintali adibiti al trasporto di persone o cose come i pullman e i camion. Stessa fattispecie anche per i tassisti e i conducenti di auto a noleggio. Niente sconti per quanto riguarda le moto di cilindrata superiore a 350 cc. Da considerare inoltre i vantaggi derivanti dalla possibilità di dedurre il 20 per cento del costo di acquisto per un’auto aziendale.

Qualche paletto da considerare

Le prerogative offerte dalla norma non sono illimitate. Lo sgravio sul prezzo d’acquisto è esercitabile infatti solo per vetture a uso aziendale dal prezzo non superiore ai 18.076 euro. Dunque, è preclusa la possibilità di scegliere liberamente la vettura da comprare. Deroga non trascurabile a tale soglia è prevista per gli agenti di commercio che possono oltrepassarla fino a 7.000 euro sfiorando i 26.000 euro.

C’è però da fare i conti con gli adempimenti fiscali. Accedere a un beneficio fiscale significa chiaramente esporsi alla possibilità di verifiche, accertamenti e controlli anche induttivi e presuntivi sul volume d’affari aziendale. Un’auto rappresenta uno strumento di lavoro ma per l’erario può essere anche un’utile esca per far “abboccare” contribuenti potenzialmente infedeli.

In definitiva, si può concludere che l’acquisto di un’auto con partita Iva conviene in tutti i casi quando esso è legato realmente ad attività aziendali. Sono decisamente sconsigliate le scorciatoie come aprire una posizione Iva al solo fine di lucrare uno sgravio.

Ultima modifica: 26 Marzo 2020