Porsche Mission E, la supercar elettrica con Webber

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Porsche Mission E, la supercar elettrica con Webber. L’ex pilota di F1 e top driver del Marchio tedesco nel WEC ha raccontato la visione elettrica sportiva alla nuova rivista Edison. Un viaggio nel futuro prossimo con una supercar eccezionale. Dalla quale nasceranno modelli di serie: ecco la Porsche Mission E. Mark Webber ha raccontato la nuova filosofia.

Porsche Mission E, vera supercar

Unisce prestazioni eccellenti e l’avveniristica praticità del primo sistema di trazione a 800 volt. Si presenta come una quattro porte e quattro sedili singoli. Con oltre 600 CV (440 kW) di potenza e oltre 500 km di autonomia. Questo modello a trazione integrale con quattro ruote sterzanti accelera da 0 a 100 km/h in meno di 3,5 secondi . E consente di ricaricare l’80% della batteria in 15 minuti. La strumentazione è intuitiva, gestita da tracciamento oculare e dal riconoscimento di gesti, alcuni anche tramite ologrammi. Un sistema fortemente orientato al guidatore che regola automaticamente i display in base alla posizione di guida. Il top della tecnologia.

Auto elettrica ma tipicamente Porsche, vale a dire testata nelle corse automobilistiche. Due motori sincroni a magneti permanenti (PMSM), simili a quelli utilizzati quest’anno dalla vettura vincitrice a Le Mans, la 919 Hybrid, spingono la vettura sportiva e recuperano l’energia prodotta in frenata.

Il sistema di trazione integrale con Porsche Torque Vectoring, che distribuisce automaticamente la coppia alle singole ruote, trasferisce la potenza sulla strada mentre le quattro ruote sterzanti consentono di effettuare curve precise e sportive.

La Mission E può percorrere più di 500 km con una carica della batteria, ricaricabile in soli 15 minuti con l’energia sufficiente a percorrere altri 400 km circa. La ragione: Porsche introduce per la prima volta l’innovativa tecnologia a 800 volt. Raddoppiare la tensione rispetto alle vetture elettriche attuali a 400 Volt offre molteplici vantaggi. Tempi di ricarica più brevi e peso ridotto. Il motivo? ?erché per il trasporto dell’energia sono sufficienti cavi in rame più leggeri e con diametro inferiore.

Ultima modifica: 31 Agosto 2017

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