Dal 15 al 18 giugno si è svolto un viaggio nella storia della mobilità sulle tracce del grande scienziato Nikola Tesla. Attraversando quattro Stati – Italia, Croazia, Slovenia, Serbia. E visitando cinque Musei legati all’invenzione che nell’ultimo secolo e mezzo ha trasformato la nostra vita. L’automobile.
“Sulle tracce di Tesla” è il nome scelto per questa esperienza di viaggio. Effettuata con veicoli completamente elettrici, che ha portato davanti al Museo Nikola Tesla vetture che hanno preso il nome dal grande inventore. Da molti definito il “mago della elettricità”.
La passione per la scienza, la storia, la mobilità ed i viaggi ha unito sei persone in una avventura mai prima realizzata. Il Museo Nikola Tesla di Belgrado ha riconosciuto il valore del tributo. E accolto i membri della spedizione. Dedicando la stessa home page del sito ufficiale all’evento dedicato alla genialità dell’inventore della corrente alternata e la diffusione dell’energia via Wi-Fi.
“On the Traces of Tesla” è una iniziativa ideata da Ivana Gabriella Cenci (editore, giornalista, fotografa, appassionata di Nikola Tesla e del continente africano).
- Alla spedizione si sono uniti Giorgio Andrian (consulente UNESCO e fondatore della Motor Heritage Consulting).
- Roberto Boribello (cantante, compositore e membro del duo latino americano Los Locos celebri per la Macarena e vincitori di tre dischi di platino).
- Alessio Sanavio (ingegnere, blogger, fotografo ed appassionato di viaggi).
- Renato Malaman (giornalista, storico, esperto di cucina e grande viaggiatore).
- Carlo Valente (pioniere dal 1997 su Internet di riviste motoristiche ed oggi appassionato della elettrificazione della mobilità e di smart city).
La prima tappa a Padova presso “Museum of Machines” è stata un tributo ad Enrico Bernardi, l’ingegnere che ha creato il primo veicolo con motore a scoppio (tutt’ora funzionante) della storia e che ha messo per primo in commercio in Italia veicoli.

Proprio negli anni in cui Bernardi sviluppava il motore a scoppio Nikola Tesla arrivava negli Stati Uniti. Acquisendo notorietà per i suoi numerosi brevetti fra cui il motore a corrente alternata, la bobina a doppia spira. E ancora: la diffusione della comunicazione via radio, i raggi X, veicoli a decollo verticale.
La seconda tappa ha portato la spedizione in Slovenia. Presso il Muzei Motociklov Grom, uno dei più importanti museo privati d’Europa dedicati alle moto d’epoca contenente pezzi di rara bellezza.
Come terza tappa è stata fissata una sosta con visita a Lubiana. Presso il Museo Etrnografico Sloveno, dove era in corso una manifestazione dedicata al motorismo d’epoca. Con tappa finale al castello medievale di Mokrice. Che si trova in una zona panoramica presso la zona termale di Catez.
La quarta tappa in Serbia – Belgrado– è stata la più impegnativa da raggiungere in quanto la copertura di colonnine di ricarica per le auto elettriche non è attualmente ottimale, ma la rete dei distributori di energia è in veloce diffusione. Tuttavia, con un po’ di organizzazione il viaggio è stato possibile. E non ci sono stati inconvenienti legati all’autonomia dei veicoli elettrici.

Il paese natale dello scienziato
Sulla via del ritorno una tappa finale a Gospic in Croazia. Ovvero il villaggio natale di Nikola Tesla dove sorge il Memorial Center intitolato al grande scienziato.
Questa iniziativa è nata dalla comune passione di sei appassionati che hanno partecipato a puro titolo personale. Non è stata supportata da alcuno sponsor né costruttore automobilistico.
Durante la sosta a Palmanova – venuto a conoscenza dell’iniziativa – si è aggiunto un terzo equipaggio. E a Belgrado un padovano, recatosi con un volo di proposito nella capitale serba per accogliere il convoglio, si è poi unito alla spedizione.
Ultima modifica: 25 Giugno 2018