Lo scorso 18 dicembre 2020 si è tenuto il webinar “Scenari di sviluppo delle trazioni gassose”, dedicato alla mobilità sostenibile. Al centro del dibattito le trazioni gassose quale eccellenza italiana e soluzioni necessarie al fine di traguardare gli obiettivi europei in tema di decarbonizzazione. Vi proponiamo il report di Federmetano.
A fare gli onori di casa Saverio Gaboardi, Presidente CLM, che ha aperto i lavori sottolineando che “vogliamo lasciare a chi viene dopo di noi un mondo migliore. Grande è l’impegno di CLM in vista del perseguimento della decarbonizzazione, obiettivo raggiungibile solo se a fare da guida ci sarà il principio della neutralità tecnologica e solo se l’ecologicità di una soluzione sarà valutata considerando l’intero ciclo di vita dei veicoli. In futuro avremo tutte le trazioni, ognuna deputata a una specifica area di competenza, sarà il cliente a scegliere in base alle proprie esigenze”.
Tempestività e lungimiranza sono fondamentali anche per Roberto Saccone, Presidente Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Brescia, secondo il quale “è necessaria per l’automotive una rapida transizione per ridurre le emissioni. I trasporti sono responsabili di un quarto delle emissioni, dobbiamo puntare ad azzerarle. Le case automobilistiche stanno facendo importanti investimenti in tal senso, indice di come tale transizione tecnologica sia un processo impegnativo”.
Investimenti confermati da Fabrizio Buffa di Iveco, che nel suo intervento ha tenuto a precisare il ruolo decisivo che il biometano avrà in termini di “riduzione della dipendenza energetica, azzeramento delle emissioni di CO2 considerato l’intero processo dal pozzo alla ruota, trasformazione dei rifiuti in risorse e valorizzazione dell’economia locale. Il biometano si conferma, dunque, la strada da percorrere verso un trasporto a CO2 nulla”.
Occorre puntare sulla neutralità tecnologica anche secondo Sebastiano Gallitelli, Segretario Generale Assopetroli Assoenergia: “gli obiettivi europei possono essere traguardati solo con la compresenza di più soluzioni. Il gas naturale è un successo italiano”. Riprendendo la mappa dei p.v. LNG elaborata da Federmetano, Gallitelliha poi ricordato che “l’Italia è il primo paese europeo in termini di impianti e oggi l’LNG è da considerare un ponte verso il bioLNG, potendo contare su una rete sviluppata si possono traguardare agevolmente gli obiettivi europei in termini di decarbonizzazione”.
“Crediamo nel metano più che nell’elettrico e nell’idrogeno”, così Giuseppina Mussetola di FAI Autotrasporto, Lombardia e Brescia, “perché se parliamo di lunghe percorrenze elettrico e idrogeno non sono tecnologie utilizzabili. Utile sarebbe una maggiore incentivazione alle trasformazioni”.
Di trasformazioni ha parlato anche Francesco Bandera, di BM Carrozzerie, che ha presentato il progetto LIFE DUALNG, “un progetto che ha dimostrato gli ottimi risultati, dal punto di vista della sostenibilità ambientale ed economica, della tecnologia DUAL-FUEL per l’ammodernamento di autocarri pesanti e autobus di classe Euro3, Euro4 ed Euro5, che rappresentano ancora una parte consistente del parco circolante. A oggi abbiamo assistito nei mezzi trasformati a una importante riduzione delle emissioni e a un notevole aumento di autonomia, senza contare i vantaggi sociali ed economici per i proprietari di veicoli pesanti che scelgono di modernizzare i loro mezzi. Bisogna poi ricordare che la riduzione di CO2 si può ulteriormente migliorare con l’utilizzo del biometano. Nel 2015 abbiamo effettuato la prima trasformazione a LNG di un autobus Euro4, nei prossimi due anni e mezzo prevediamo di trasformare ben 50 veicoli pesanti, autobus e camion”.
La parola è passata poi alla Presidente di Federmetano Licia Balboni che ha posto l’accento sui numeri di tutto rispetto della filiera del metano per autotrazione:
“sono ben 2.728 i mezzi alimentati a LNG immatricolati in Italia dal 2014 a ottobre 2020. Nel periodo gen/ott 2020 sono stati immatricolati 841 mezzi a gas naturale, di cui 601 a LNG, mentre a oggi 85 sono i p.v. LNG sul territorio nazionale, a fronte dei 351 totali in Europa. Il nostro Paese si conferma, dunque, leader europeo nel settore del metano per autotrazione, un comparto che, come altri, sta facendo i conti con la crisi sanitaria ed economica in corso e che, grazie alla lungimiranza di molti imprenditori, non arretra”.
Sul fronte del biometano è necessario continuare a lavorare per raggiungere ambiziosi obiettivi. Auspichiamo che tutto il biometano che si andrà a produrre al 2030, ovvero 8 mld Sm3 secondo le previsione del CIB, possa essere utilizzato per l’autotrazione e che quindi il 15% dei mezzi circolanti possa muoversi a biometano. Per quanto riguarda il BioGNL, sono 3 gli impianti deputati alla sua produzione, questa indubbiamente deve essere incrementata per consentirci di traguardare un trasporto a zero impatto ambientale”.
Le enormi potenzialità del biomentano sono state ribadite anche da Angelo Baronchelli, Vice Presidente Consorzio Italiano Biogas (CIB): “il biometano è una risorsa economica incredibile per il Paese, in termini non solo ambientali ma anche economici. Non dimentichiamo la valorizzazione della nostra economia locale e, aspetto di certo non meno importante, i vantaggi per l’agricoltura attraverso l’utilizzo del digestato come fertilizzante. L’opportunità c’è, la potenzialità anche, quello che serve urgentemente è una strategia per posizionare biogas e biometano come asse strategico per il Paese e per la decarbonizzazione”.
Ultima modifica: 28 Dicembre 2020