Suzuki corre veloce grazie al mild hybrid. La Casa giapponese, forte della proverbiale efficienza delle sue auto, è saldamente sulla breccia del mercato.

L’ibrido leggero è stata una trovata di Suzuki, alla quale tutti gli altri Costruttori si sono accodati. La speciale “primogenitura” del marchio vale ancora. Anzi di più. Il mild hybrid è arrivato con Suzuki nel 2016 con Swift. Si chiama SHVS, acronimo di Smart Hybrid Vehicle by Suzuki.
Suzuki Ignis, la prova su strada di QN Motori
Una sorta di uovo di Colombo, un sistema ibrido compatto e leggero. Composto da un dispositivo ISG (Integrated Starter Generator) che integra un generatore, un motore elettrico che eroga una potenza di circa 3 cavalli e un pacco batterie agli ioni di litio. Sostituisce anche l’alternatore e il motorino d’avviamento. Il sistema col 1.2 benzina, genera 90 cavalli.

Si tratta di una tecnologia semplice ed efficiente, studiata appositamente per l’uso su vetture compatte. I tre moschettieri di Suzuki si chiamano Baleno, la compatta, Swift, la piccola sportiveggiante, e Ignis, felicissima sintesi tra citycar e crossover, che parte da un prezzo da 14.200 euro.
Il sistema SHVS sfrutta la coppia del motore elettrico e il sistema di rigenerazione dell’energia in frenata per ridurre consumi ed emissioni. In particolare Ignis trova nell’architettura Heartect l’altra sua principale alleata.

La piattaforma ha permesso di risparmiare 120 kg, per una massa totale di soli 960 kg. La leggerezza permette una percorrenza media intorno ai 18 km/litro.
Ignis, nella versione di vertice 18.450 euro, offre anche la trazione integrale, eccezione per una piccola. Il sistema 4×4 è dotato di un giunto viscoso. Quando percepisce che le ruote anteriori stanno perdendo aderenza, distribuisce automaticamente la coppia tra avantreno e retrotreno.
Una dotazione speciale
La top di gamma offre una dotazione completa, a richiesta ci sono la vernice metallizzata o bicolore e l’impianto a GPL. Nel pacchetto sono presenti fari full led, cruise control, sedili anteriori riscaldabili, navigatore, satellitare, climatizzatore automatico e tutti gli ADAS, più importanti con nomi tradotti in modo simpatico.
Così il keyless si chiama “chiavintasca”, il Dual Camera Brake Support (DCBS, frenata automatica da 5 km/h in su), prende il nome di “attentofrena”, il Weaving Alert diventa “restasveglio” e il Lane Departure Warning (da 60 km/h) il “guidadritto” che controlla le corsie.

Baleno, da 14.100 euro, e Swift, da 13.900 euro, sono il gradino superiore: ma sempre col 1.2 da 90 cv di partenza. Baleno è una segmento C, sia cittadina sia auto da famiglia, con assetto turistico, ben capiente.
Swift Sport, la prova su strada di QN Motori
La quinta generazione di Swift invece punta molto sul dinamismo delle forme, un equipaggiamento di comfort e sicurezza e a aggiunge la versione Sport col 1.4 da 140 cavalli che le permette prestazioni da GT tascabile.
Ultima modifica: 24 Settembre 2019