La prima Mini E risale al 2009 e rappresenta il primo tentativo in assoluto di BMW di produrre un’auto completamente elettrica. Nonostante ne siano state realizzate solo alcune centinaia di unità , il progetto ha conferito molta esperienza al gruppo tedesco nel campo dell’all-electric, visto che ha potuto raccogliere una serie di dati sulle modalità d’uso di questo tipo di veicoli, ovvero su come la gente le trattava e le ricaricava.
Secondo gli ultimi report di Autonews, BMW ha grandi piani su Mini E e prevede un ritorno, stavolta su ampia scala, per il 2019. Sebastian Mackensen, global head di Mini, ha infatti confermato che la prossima Mini E sarà un’auto completamente elettrica. “Non è un progetto tanto per dire che abbiamo un’auto elettrica nel nostro catalogo. Sarà , piuttosto, una vettura reale”, sono state le sue parole.
In passato, al di là della Mini E originale, ci sono state altre auto parzialmente elettriche nel catalogo Mini. Ma la Mini E era diversa, con la sua batteria agli ioni di litio da 35 kilowatt-ora che garantiva un’autonomia di oltre 150 chilometri. Il suo obiettivo, però, non era quello di portare l’elettrico alle masse, perché rappresentava sostanzialmente un esperimento. Con il ritorno di Mini E nel 2019, però, non sarà più così.
Anche perché nel corso di questi 8 anni BMW ha acquisito una stratificata esperienza con l’elettrico, non solo con vetture come i3, ma anche relativamente allo stesso brand Mini, che accoglie il nuovo crossover Mini Countryman ibrido plug-in.
Ultima modifica: 18 Maggio 2017