Dopo quattro anni dalla presentazione del prototipo LiveWire, Harley-Davidson annuncia la messa sul mercato del suo primo modello di motocicletta elettrica. La conferma arriva direttamente da Matt Levatich, amministratore delegato dell’azienda: “Ci stiamo preparando per portare LiveWire sul mercato entro 18 mesi”.
COME È FATTA LA LIVEWIRE
Essendo un modello rivoluzionario per Harley-Davidson, anche esteticamente LiveWire va ad allontanarsi dalle classiche forme a cui siamo abituati. È una muscolosa naked, che ricorda in qualche modo le Buell (o le Ducati Monster). Nonostante le forme voluminose, però, si prevede un peso estremamente ridotto, vista l’eliminazione dell’iconico propulsore bicilindrico.
Non ci sono ancora dettagli precisi, ma sappiamo che avrà un’autonomia di circa 150 chilometri con una carica e un’accelerazione da 0 a 100 k/h in 4 secondi.
SVOLTA DETTATA DAL MERCATO
La motocicletta elettrica Harley-Davidson è per molti un ossimoro: l’azienda americana ha creato la propria immagine attorno a modelli entrati nella storia per la loro grinta, accessoriati con propulsori potenti e, soprattutto, dotati di un inconfondibile rombo, riconoscibilissimo anche dai meno appassionati.
Perché dunque entrare nel mondo della silenziosa mobilità elettrica? Probabilmente perché in Harley-Davidson si sono resi conto che si tratta di un mercato in piena crescita, supportato da un crescente interesse del pubblico e aiutato dai governi più attenti ai risvolti ambientali. Se il comparto dell’auto elettrica appare già molto affollato, di contro le due ruote vivono ancora un periodo pionieristico, con pochi protagonisti attivi: Harley-Davidson vuole forse diventarne leader. Non a caso nel prossimo futuro, secondo il chief financial officer della casa di Milwaukee John Olin, l’azienda investirà fra i 25 e i 50 milioni di dollari all’anno nello sviluppo delle tecnologie elettriche. Una buona mossa per cambiare aria, alla luce del periodo un po’ brutto che sta affrontando economicamente Harley-Davidson (calo di vendite, perdita di valore in borsa, licenziamenti).
Ultima modifica: 1 Febbraio 2018