Le perplessità e le riserve sull’auto elettrica sono ancora tante. Non c’è da stupirsi se il mercato non decolla. Anche se i robusti incentivi statali lo stanno spingendo.
E non c’è solo il panico da ricarica a frenare la scelta di un’auto a zero emissioni. Il problema è che i nuovi modelli verdi portano con sè un carico di novità tecnologiche che non è facile fronteggiare.
Specie per chi è abituato da sempre a condurre tradizionali auto a motore termico. È importante prendere confidenza con la guida elettrica e con le tecnologie elettroniche di supporto. Che in questo tipo di vetture sono un corredo obbligato.
Guida auto elettrica: il collaudo lungo di Nissan
Ecco perché plaudo all’iniziativa di Nissan Italia di proporre ai propri clienti elettrici, quelli che scelgono la veterana Leaf o hanno prenotato il crossover Ariya, un test-drive di 48 ore.
Due giorni con l’auto a casa, un collaudo lungo per potersi misurare con un veicolo che cambia la dimensione della guida. Si parte dall’avvio silenzioso con il pulsante, si prosegue con il cambio, solitamente monomarcia e il pedale dell’acceleratore che diventa freno per rigenerare energia.
Poi l’abilità di dosare il piede per allungare l’autonomia. E la necessità di tener sott’occhio la lancetta dei km che restano da percorrere.
Una serie di operazioni che diventano banali e di routine come pedalare in sella a un bicicletta. Ma si tratta di comportamenti nuovi da assumere e metabolizzare.
Compresa la capacità di predisporre i viaggi, stabilire in anticipo le soste per la ricarica. Lasciarsi condurre per mano in un mondo nuovo ma ricco di promesse.
Giuseppe Tassi
Ultima modifica: 19 Aprile 2021