Ma le citycar ci salveranno

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MA QUANDO finira’ la discesa agli inferi del mercato dell’auto

MA QUANDO finira’ la discesa agli inferi del mercato dell’auto? I concessionari se lo chiedono ogni sera, quando abbassano le saracinesche dei loro saloni al termine di giornate desolatamente povere di affari. Nei primi nove mesi del 2011 gli italiani che hanno comprato un’auto nuova sono stati 208 mila in meno rispetto all’anno precedente. E non e’ che ottobre e novembre abbiano dato segnali piu’ incoraggianti. C’e’ da disperare, dunque? Forse qualche sintomo che ci consenta di vedere il bicchiere mezzo pieno dietro l’angolo c’e’. Intanto perche’ in un mercato dominato dal prezzo (basso) stanno per irrompere modelli dal forte appeal commerciale, con listini non superiori ai 10 mila euro. E poi perche’ le Case continuano nonostante tutto ad avere fiducia e a investire in pubblicita’, convinti che le posizioni privilegiate della ripresa che verra’ si conquistino ora, quando il cliente e’ in posizione di attesa e continua a scrutare la situazione, in attesa di un’iniezione di fiducia che lo riporti in concessionaria.
Vediamo meglio questi due aspetti.
1) LE PICCOLE, FINALMENTE.
In rapida successione arriveranno nelle vetrine prima la Volkswagen uP!, poi la nuova Panda e la Peugeot 208: si tratta di modelli costruiti per il grande pubblico e affinati gia’ in tempi di crisi, quindi con tutte le caratteristiche di consumi e di prezzi che servono a non spaventare un pubblico preoccupato del proprio bilancio familiare. La sola Volkswagen, che nel mercato delle piccole ha sempre avuto un ruolo marginale, conta di piazzare almeno 20 mila pezzi all’anno della sua rivoluzionaria citycar e profondera’ ogni tipo di sforzo per aggiungere anche questo segmento a una gamma gia’ leader in Europa. La Fiat non sara’ da meno, anche perche’ dal successo della Panda dipendono i futuro del progetto Fabbrica Italia e dello stesso stabilimento di Pomigliano, destinato al successo solo girando a pieno regime a 300 mila macchine prodotte all’anno.
2) LE CASE INVESTONO.
Eccome se lo fanno, a giudicare dalle cifre che gli istituti specializzati hanno fornito sulla prima meta’ del 2011: l’autorevole Nielsen Media Research parla di un incremento della spesa in pubblicita’ da 436,773 a 441,555 milioni di euro, con un arrotondamento dell’1,1%. Un segnale che va in controtendenza rispetto all’andamento negativo delle vendite, ma testimonia il fatto che le grandi Case continuano a credere nel mercato italiano, a dispetto di tutti i guai che sta vivendo la nostra economia. Adesso c’e’ grande curiosita’ per vedere che cosa si inventeranno Fiat e Volkswagen per il lancio delle loro nuovo piccole, un match cui aggiunge pepe il fatto che il team di marketing della Casa tedesca sia guidato dal duo ex Fiat che a suo tempo curo’ il lancio della 500: Luca De Meo e Giovanni Perosino.

Ultima modifica: 16 Novembre 2017