SANTIAGO DE COMPOSTELA (Spagna) – Per Seat la Altea rappresenta una sorta di modello “camaleonte” in grado di trasformarsi a seconda delle idee e delle elaborazioni dei tecnici della casa spagnola. Nata come auto spaziosa ma dalla linea filante e compatta, e’ diventata extralarge nella versione XL fino a fare concorrenza alle classiche monovolume. Ora invece, a conferma dell’eccellenza del progetto iniziale che si presta a rimaneggiamenti di diverso genere, si presenta con l’abito della “off road” o, se preferite, di un Suv non convenzionale cresciuto in lunghezza ed altezza per affrontare con disinvoltura anche i percorsi in fuoristrada.
La nuova Altea freetrack e’ in grado di superare ostacoli alti sino a 22,5 centimetri per l’assale anteriore e di 23,3 cm per quello posteriore e quindi anche i piccoli guadi sono alla sua portata. Non tragga in inganno la carrozzeria da berlina tradizionale, molto simile a quella della “sorella” XL: i cerchi in lega da 17″ con pneumatici da 225/50 R 17 nonche’ la lunghezza maggiorata delle molle delle sospensioni che poggiano su grossi tamponi di gomma hanno fatto guadagnare alla vettura 40 mm in piu’ rispetto alla XL facendole raggiungere i 1.622 millimetri di altezza. Il risultato finale e’ che non solo si esalta la sua vocazione per l’off road, ma si offre al tempo stesso un inaspettato livello di comfort ai passeggeri anche nei percorsi piu’ impegnativi.
La capacita’ di cavarsela egregiamente nel fuoristrada deriva, per la Altea freetrack, sia dall’assetto rialzato sia soprattutto dall’adozione di una trazione integrale di seconda generazione che sfrutta la frizione di tipo Haldex a gestione elettronica. Questo sistema, che in casa Seat hanno chiamato Total Traction 4, consente una precisa e rapida ripartizione della forza motrice dalle ruote anteriori (che sono quelle di trazione in condizioni normali del fondo stradale) a quelle posteriori in caso di slittamento o quando le condizioni d’impiego della vettura ne consigliano l’uso. Chi sta al volante non deve fare niente per passare da un assetto all’altro: sara’ l’elettronica a gestire il processo in maniera automatica.
Tre i motori a disposizione di Altea freetrack: due a gasolio ed uno a benzina. Ed e’ proprio quest’ultimo, il 2.0 TFSI ad iniezione diretta, a dare alla vettura uno spiccato carattere sportivo: infatti con i suoi 200 cv sfiora in velocita’ i 215 km/h, mentre da 0 a 100 sfodera un sorprendente 7,5″, dato cronometrico da auto supersprint. L’altro motore, piu’ tranquillo, e’ il 2.0 TDI a gasolio da 170 cv che supera i 200 all’ora offrendo in compenso consumi moderati (15 km/l nel ciclo misto) considerando il ragguardevole peso di 1.568 kg della vettura. Esiste una terza alternativa, un propulsore a gasolio sempre di 2 litri TDI ma con soli 140 cv abbinato pero’ solo alla trazione sulle due ruote anteriori.
Il look della Altea freetrack e’ vistoso con i rinforzi sottoscocca anteriori e posteriori e con l’ampio fascione paraurti che si allunga fino ai passaruota di generose dimensioni. L’abitacolo e’ curatissimo con materiali di qualita’ e poltrone molto accoglienti, anche se un po’ rigide in stile Volkswagen. Funzionale il supporto di tipo aeronautico inserito in alto all’altezza del tunnel centrale con tre vani portaoggetti ed uno schermo di 7 pollici collegabile a Dvd portatili, videogiochi e lettori Mp3. Eccezionale infine la capienza del portabagagli che sfiora i 600 litri grazie alla possibilita’ di spostare longitudinalmente di 16 cm i sedili posteriori.
Infine i prezzi. 29.850 euro per il 2 litri a benzina con 200 cv, 30.350 per il turbodiesel da 170 cv. Piu’ abbordabile a 25.390 euro il 140 cv a gasolio che pero’ non puo’ disporre della trazione integrale. La Altea freetrack sara’ lanciata a settembre. Roberto Mazzanti
Ultima modifica: 16 Novembre 2017