il presidente Ducati, Federico Minoli

Dall’inviato Piero Campani
MADONNA DI CAMPIGLIO – “La Ducati si presenta all’inizio del 2007 con i conti in regola e con ottimi prospettive di mercato e per le attivita’ sportive: Superbike e MotoGp”.
Si e’ presentato con questo biglietto da visita il presidente della Ducati Federico Minoli alla presentazione della squadra Corse Ducati per la MotoGp.
D. Dimenticata la crisi del 2005?
“Direi proprio di si’. Il 2006 si e’ chiuso meglio del previsto con una perdita ragionevole grazie all’aumento di capitale dei nuovi soci che e’ stato sottoscritto da tutti gli azionisti”.
D.La situazione debitoria con le banche come si presenta all’inizio dell’anno?
“Non abbiamo piu’ debiti con le banche. Con l’aumento del capitale Ducati e’ riuscita ad azzerare il debito con gli istituti di credito. Un passo importante per il risanamento definitivo dell’azienda”.
D.Il nuovo fondo che fa capo alla famiglia Bonomi ha creduto subito nella Ducati?
“Anche il fondo americano della Texas credeva nella nostro marchio. Purtroppo, per legge, questi fondi non possono andare oltre i dieci anni. Quindi gli americani sono stati costretti a passare la mano”.
D.Arriviamo al 2007.
“Un anno che si e’ aperto nel migliore dei modi. La Ducati 1098 e’ piaciuta moltissimo, cosi’ come la RR desmosedici ha gia’ raccolto oltre 1.000 ordini”.
D.Quanti gli ordini della 1098?
“Non posso dire il numero esatto del portafoglio ordini di questo modello. Comunque abbiamo la produzione assicurata da qui al tutto il mese di luglio. Un grande successo perche’ la moto e’ piaciuta ai ducatisti, ai puristi del nostro marchio. Su questi numeri abbiamo gia’ trovato gli accordi con si sindacati”.
D.Con questa moto riuscira’ Ducati ad allargare l’orizzonte?
“Sicuramente. Pensate che gli ordini in portafoglio per due mercati importanti come quelle americano e quello inglese superano abbondantemente l’immatricolato del 2006”. D.Che importanza ha avuto nell’immagine Ducati i successi del 2006 nella MotoGp?
“Moltissimo. Considerando che abbiamo fatto quattro vittorie e che solo per sfortuna non abbiamo lottato con Loris fino in fondo per il mondiale dobbiamo archiviare il 2006 come un anno da non dimenticare. Per finire dobbiamo mettere nel conto anche il mondiale Superbike vinto in modo superlativo da Bayliss”.
D.Quanto incide nell’economia della Ducati l’attivita’ sportiva?
“Considerando che Ducati non puo’ prescindere dall’immagine di casa votata allo sport, le corse pesano per 30 milioni di euro, molti dei quali recuperati con le sponsorizzazioni, con la vendita di ricambi alle squadre satelliti, con il merchandising dei nostri prodotti”.
D.Quante moto sono state prodotte nel 2006?
“Abbiamo chiuso con 35.000 moto vendute”.
D.Gli obiettivi 2007? “Non possiamo dare numeri fino a febbraio, fino a quando non presenteremo il bilancio. Comunque i numeri si aggireranno sempre su questa cifra, ma aumentera’, grazie ai nuovi modelli, il margine operativo”.
Tira aria di soddisfazione in casa Ducati sia per la produzione di serie sia per le corse con Bayliss che sta continuando a far registrare i migliori tempi delle prove in Superbike e con Capirossi pronto a lottare per il mondiale con la nuova 800.

Ultima modifica: 16 Novembre 2017