Volvo e tedesche le piu’ affidabili Sei d’accordo? DITE LA VOSTRA

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Secondo l’indagine JD Powers del 2011 i consumatori tedeschi considerano Volvo e le marche germaniche come le auto piu’ affidabili. Tu come la pensi? Invia un commento

BOLOGNA 28 giugno 2011 _ No non e’ piu’ il motore a fare arrabbiare. I propulsori di oggi nascono per percorrere almeno 250 mila chilometri e richiedono una manutenzione talmente blanda (anche come cambi-olio) da sopportare i guidatori piu’ disastrosi, quelli che litigano regolarmente con cambio e frizione e controllano i livelli ogni morte di papa. E infatti in autostrada non capita quasi piu’ di vedere i cofani alzati nel vano tentativo di raffreddare un motore andato arrosto.
No, i problemi oggi sono altri: per esempio i condizionatori, che in molte macchine ancora non ne vogliono sapere di fare fresco d’estate e caldo d’inverno. O dettagli, importanti, come lo specchietto laterale fissato male e sempre pronto a muoversi quando meno te l’aspetti. In genere sono particolari che non ti lasciano a piedi, ma ti fanno comunque imbufalire.

Gli automobilisti tedeschi, i piu’ esigenti in Europa in fatto di qualita’, sono i piu’ titolati a stendere una classifica che metta da una parte i buoni e dall’altra i cattivi. Una sentenza importante l’hanno appena emessa, attraverso l’attesa indagine 2011 di JD Powers, la societa’ piu’ titolata al mondo in queste ricerche, condotta con ben 17 mila interviste..
Risultato? Ancora una volta c’e’ una macchina giapponese al comando: e’ la Mazda 3, un modello in grado di raggiungere una votazione altissima, 862 punti si 1000 disponibili, seguita da un’altra vettura nipponica, la Honda Accord (860) e dalla svedese che non t’aspetti, la Volvo V50. E proprio la Casa di Goteborg (ora di proprieta’ cinese) e’ la sorpresa assoluta del JD Power Germany 2011, sbancando la classifica per marche con 841 punti, davanti alla rediviva Mercedes e alla citata Mazda. Seguono Mini, Honda, Audi, Skoda, BMW, Toyota, Dacia e Ford, tutte nella parte alta della classifica.

E le italiane? Alti e bassi, come al solito. Nel senso che c’e’ un acuto, quello della 500, risultata la prima nel settore delle piccole, davanti alle solite coreane e giapponesi con un ottimo 818 come punteggio. Ma a livello di marche il Made in Italy non si piazza cosi’ bene (e la 500 stessa e’ costruita in Polonia…): l’Alfa Romeo e’ ventesima, tre gradini sopra la Fiat in una classifica che prende in esame ventotto marche in tutto. Dov’e’ il problema? Non e’ una questione di difettosita’, tema sul quale e’ stato fatto un ottimo lavoro negli ultimi anni. Il male cronico dei marchi italiani e’ la qualita’ dell’assistenza, che giustamente gli esperti di JD Power considerano fondamentale nell’assegnare il punteggio finale. Ciascuno di noi lo sa per esperienza personale: siamo disponibili a tollerare l’emergere di un guasto, sappiamo che puo’ capitare. Ma ci infuriamo quando non troviamo cortesia, sollecitudine e professionalita’.

E IN ITALIA che giudizi diamo? Il primo rapporto JD Power sul nostro paese e’ stato presentato un mesetto fa e il giudizio finale si discosta solo leggermente da quello dato dagli automobilisti tedeschi: due giapponesi nelle prime tre, con la Honda in testa e la solita Mazda sul gradino piu’ basso del podio, la Mercedes di nuovo seconda con l’Audi in quarta posizione. Ottimo il piazzamento dell’Alfa Romeo, che qui continua ad essere un punto di riferimento, mentre Fiat e Lancia sono in fondo alla classifica con Renault, Chevrolet, Suzuki e Smart.

Trasversale e tutte le marche e’ invece una lamentela che monta mese dopo mese: i costi dei tagliandi sono ormai esosi, in alcuni casi si arriva a mezzo stipendio. E’ che per non rischiare di perdere la garanzia, nei primi due anni di possesso della vettura,gli italiani si rivolgono alle reti ufficiali per la manutenzione programmata: c’e’ chi lavora bene e si accontenta, ma c’e’ anche chi rifila autentiche mazzate. Molto mal digerite, ovviamente.

 

Ultima modifica: 16 Novembre 2017