“Peggior risultato dal ’96” Male anche a inizio 2011

Gli addetti ai lavori commentano i dati dell’anno appena terminato. Per Anfia “non possiamo attenderci un primo trimestre brillante”. Federauto: “Bruciati 15 mila posti di lavoro”. Unrae: “Domanda debole, recupera il diesel”

Milano, 03 gennaio 2011 – L’auto cade, il tonfo e’ forte, le reazioni pure. Gli addetti ai lavori sono concordi sul definire il risultato del 2010 come il peggiore degli ultimi 14 anni. E le previsioni non sembrano lasciar spazio all’ottimismo, nel 2011 ci sara’ ancora da soffrire.

PROMOTOR: “SENZA INCENTIVI SAREBBE STATO ANCORA PEGGIO”
 

Il risultato del 2010 e’ il peggiore degli ultimi 14 anni, ma senza gli incentivi nel primo trimestre le immatricolazioni sarebbero state ancora inferiori. E’ la considerazione del Centro studi Promotor, che lega le prospettive del mercato nel 2011 all’eventuale ripresa dell’economia e al ciclo della domanda di sostituzione. Promotor constata un cauto ottimismo sull’evoluzione della congiuntura e segnala per il 2011 l’avvio di una domanda di sostituzione delle auto vendute prima dell’inizio della crisi.
 

Di qui l’attesa di una moderata ripresa della domanda che dovrebbe portare le immatricolazioni dell’anno assai vicino alle 1.960.282 unita’ del 2010. “Il conseguimento di un risultato di questo tipo sarebbe compatibile con un recupero in grado di riportare il mercato italiano sui livelli ante-crisi nel 2014”.

ANFIA: “MALE ANCHE A INIZIO 2011”

“Con questo ingresso nel 2011, non possiamo attenderci un inizio anno brillante, ma speriamo che la situazione migliori dopo il primo trimestre, confidando anche nei segnali di ripresa della fiducia dei consumatori”. Cosi’ Eugenio Razelli, presidente di Anfia, ha commentato i dati sulle vendite di auto a dicembre 2010 dopo aver osservato che nei dodici mesi, gli ordini raccolti risultano in ribasso del 25% rispetto a gennaio-dicembre 2009 e addirittura di oltre il 40% a dicembre 2010 contro dicembre 2009.
 

L’Anfia sottolinea inoltre che la quota di penetrazione delle vetture ad alimentazione alternativa sul totale immatricolato nel 2010, che nel primo trimestre caratterizzato dagli incentivi era del 31%, nel periodo aprile – dicembre e’ scesa al 10,9% (20,1 punti in meno), togliendo cosi’ continuita’ ai benefici ambientali gia’ ottenuti, soprattutto in termini di riduzione delle emissioni di CO2. Nell’intero 2010 la quota di penetrazione si attesta cosi’ al 17,7% (era del 18,4% nei primi undici mesi), mentre nel solo mese di dicembre registra il valore piu’ basso dell’anno: appena il 9,1%”.

FEDERAUTO: “BRUCIATI 15 MILA POSTI DI LAVORO”

Chiudiamo l’anno in rosso, con effetti negativi mitigati dalla influenza della coda incentivi 2009 che prevedeva di poter targare le vetture vendute entro il 31 dicembre 2009, non oltre il 31 marzo 2010. Per il nostro settore si tratta di una perdita secca di fatturato di 11 miliardi di euro, che per lo Stato si traduce in una pesantissima riduzione del gettito Iva di 2 miliardi di euro. Per le concessionarie le conseguenze sono particolarmente pesanti: bruciati circa 15.000 posti di lavoro, bilanci in perdita per quasi il 50% delle imprese”.
 

E’ il commento di Filippo Pavan Bernacchi, Presidente di Federauto, l’Associazione che raggruppa i concessionari di tutti i brand commercializzati in Italia, ai dati consuntivi di immatricolazione autovetture nuove resi noti oggi dal Ministero dei Trasporti.
 

“Le reti concessionarie sono chiamate ad affrontare un 2011 non facile, con un portafoglio ordini che non tocca le 200.000 unita’ e, quindi, estremamente modesto rispetto ad un mercato che, come rimarcato dalle previsioni di quasi tutti gli analisti di settore, superera’ a stento 1.850.000 immatricolazioni di auto nuove, ossia il trend impostosi da aprile a dicembre 2010
 

“Non vorremmo andare incontro ad un 2011 in profondo rosso, con il condizionamento di una incerta situazione economico-finanziaria e di scarsa propensione agli acquisti da parte delle famiglie. Per questo ci aspettiamo un gesto di attenzione da parte del Governo e, in particolare, del Ministro dello Sviluppo Economico a cui non chiediamo aiuti di breve periodo, ma un piano strutturale di interventi che tenga conto delle esigenze di bilancio delle Stato: parliamo di un programma pluriennale per eliminare dalla circolazione quel 40% di veicoli euro 0/2 e di avviare la riforma della tassazione sulle auto aziendali”.
 

UNRAE: “DOMANDA DEBOLE, MA IL DIESEL RECUPERA”
 

“I dati riferiti agli ordini confermano la fase di debolezza della domanda – commenta Gianni Filipponi, Direttore Generale dell’UNRAE, l’Associazione che rappresenta le Case estere operanti in Italia – caratterizzata da un inevaso di fine anno di circa 200.000 unita’, molto inferiore a quello che storicamente si registra a conclusione di anno. Ovviamente, cio’ fa prevedere un avvio del 2011 non molto diverso rispetto alla parte finale dell’anno appena concluso. Questo, unitamente alle contenute aspettative di crescita per il 2011, gia’ riviste al ribasso dal Centro Studi Confindustria, ci induce a confermare la nostra previsione di 1.850.000 immatricolazioni per l’anno appena iniziato”.
 

Piu’ in generale, il settore dell’automobile registra tenui, ma interessanti, segnali riguardanti l’attenzione dei consumatori verso forme tecnologicamente avanzate di motorizzazioni, quali ad esempio i veicoli elettrici ed ibridi.
 

Un’area, questa, che sembra far presa sul pubblico giovane, molto attento ai valori dell’ecologia. “Sul fronte delle motorizzazioni – aggiunge Filipponi – appare sicuramente significativo il forte recupero del diesel, che ha sfiorato in dicembre il 50% dell’immatricolato, confermando l’elevato gradimento sia da parte delle aziende che dei privati di questo tipo di motorizzazione che offre una mix ottimale di prestazioni, consumi e rispetto dell’ambiente”.
 

Ultima modifica: 16 Novembre 2017