Operazione sicurezza, il Carlino scende in campo

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Meno morti per incidenti, ma non basta: aiutateci a costruire una guida aggiornata. Segnalateci le zone piu’ pericolose: insieme ai nostri cronisti faremo una mappa

Bologna, 18 novembre 2010 – Una buona notizia: sulle strade italiane, da un po’ di anni a questa parte, si muore di meno. Ma niente brindisi, per carita’: c’e’ davvero poco da festeggiare.
 

Diteci voi: come si fa a brindare se – risultati ufficiali di Istat e Aci per il 2009 – a causa di incidenti stradali perdono la vita piu’ di 4mila persone all’anno, praticamente 12 al giorno, il 30% giovani e che – adesso, in questo momento, nei due-tre minuti che impiegherete per leggere questo articolo – un paio di esseri umani resteranno feriti e forse avranno la vita sconvolta, forse rovinata per sempre?
 

Proprio nel giorno in cui – guardando il bicchiere mezzo pieno – l’Italia e in modo particolare l’Emilia Romagna (-20,2% di mortalita’ rispetto al 2008) portano a casa risultati lusinghieri da quello che resta comunque un bollettino di guerra, il nostro e vostro Carlino insiste e rilancia su una battaglia che ci vede da tanti anni in prima fila.
 

Perche’ quella della sicurezza stradale – spesso dimenticata dagli opinion leader del Paese – resta una delle priorita’ principali. Oseremmo dire: la priorita’.
 

Si muore sulle strade per distrazione, perche’ si corre troppo, magari perche’ si beve troppo: ma non solo. Ci sono anche tanti ‘punti neri’ della viabilita’ su cui, chi e’ preposto, potrebbe e dovrebbe intervenire.
Ecco perche’ il Carlino portera’ all’attenzione delle autorita’, di chi la la competenza delle nostre strade (Anas e Province ad esempio) la situazione aggiornata della viabilita’: vogliamo costruire una mappa del rischio, che tenga conto dell’esperienza dei nostri cronisti che da anni lavorano sul territorio, ma non solo.
 

Abbiamo bisogno anche e soprattutto di voi. Di voi lettori, di voi automobilisti, di voi che volete fermare le stragi, come noi.
 

Raccoglieremo le segnalazioni che ci darete (ne arriveranno tante: ne siamo certi) per costruire, insieme, uno strumento di denuncia da aggiornare in tempo reale. Vogliamo realizzare una mappa del rischio sulle nostre strade, una fotografia fatta di piccole e grandi situazioni su cui occorre intervenire.
 

Cio’ che facciamo da mesi, ad esempio, per la celeberrima E45. Tra tutte le segnalazioni, andremo a identificare un obiettivo per ognuna delle nostre province che il giornale racconta, quotidianamente, sulle sue pagine: un caso eclatante e urgente piu’ degli altri, su cui batterci, da subito, per arrivare, insieme, a vincere una battaglia di civilta’.
 

Noi ci crediamo: sappiamo che la forza del nostro giornale e’ nell’avervi vicini in questa battaglia. Attendiamo le vostre segnalazioni sul portale on line, attraverso mail e lettere, per telefono alla nostra redazione, Segnalateci i punti a rischio della viabilita’ e non dimenticate di mandarci anche le fotografie che documentano le situazioni di pericolo. Le riporteremo sul nostro giornale.
 

E per tornare ai numeri di partenza e per farvi capire quanto siamo ancora indietro, vale la pena segnalare che in Francia, Spagna e Germania si muore meno che in Italia. E che in quei Paesi circolano piu’ vetture che da noi. E che in Italia, nonostante tutte le ottime e significative misure prese per frenare le cosidette stragi del sabato sera, nei week end continuano a lasciarci le penne tanti, troppi ragazzi. Abbiamo un mezzo, triste, primato europeo.
 

E allora stop, noi diciamo basta. Aiutateci anche voi a fermare questa strage.

 

Ultima modifica: 16 Novembre 2017