Mori’ alla guida di una Toyota Aygo Indaga la magistratura

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Una ragazza di 22 anni perse la vita in un incidente stradale mentre si trovava alla guida della sua Aygo. Quando il padre ha ricevuto la lettera del richiamo per un difetto di fabbrica presento’ l’esposto in procura

28 aprile 2010 – La magistratura ha aperto un’inchiesta sulla morte di una giovane studentessa alla guida di una Toyota Aygo. L’incidente mortale avvenuto nel gennaio del 2010 sull’Aurelia ha fatto scattare l’indagine della magistratura per il fatto che la giovane deceduta era alla guida, appunto di una Toyota Aygo.

Come hanno registrato i giornali il giorno dopo, la Toyota Aygo di Chiara Lucetti, una studentessa di 22 anni ha urtato il guard-rail, si e’ impennata volando per una cinquantina di metri. La corsa e’ finita contro un palo di cemento della segnaletica stradale: uno spaventoso incidente, nel cuore della notte, che non ha dato scampo alla conducente morta sul colpo. Il tremendo impatto e’ avvenuto alle 4 del 25 gennaio sulla statale Aurelia, al chilometro 386, a Nazzano, frazione del comune di Carrara.

Un mese dopo l’incidente mortale il padre ricevette una lettera della Toyota in cui si invitava Chiara a recarsi dal concessionario per effettuare controlli alla sua Toyota Aygo in relazione ad un presunto difetto di fabbrica. Il padre presento’ una denuncia alla procura massese e il sostituto procuratore Federico Manotti ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo. Secondo Il Tirreno l’amministratore delegato di Toyota Motor Italia, Massimo Gargano, sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati. La casa automobilistica sta collaborando con la procura negli accertamenti.

Alla fine di gennaio la Toyota comunico’ di dover richiamare, in tutta Europa, per controlli, 1 milione e 800.000 vetture di vari modelli, fra cui Aygo, per un’anomalia al pedale dell’acceleratore.

 

 Il sostituto procuratore di Massa Carrara, Federico Manotti, incontrando i giornalisti ha precisato che ”l’iscrizione nel registro degli indagati dell’amministratore delegato di Toyota Italia e’ un atto dovuto. Intendiamo procedere alla luce del sole per fare chiarezza sull’incidente che causo’ la morte della studentessa Chiara Lucetti – ha proseguito il magistrato – Ho nominato come consulente l’ingegner Claudio Ciccarelli di Genova per procedere ad una consulenza tecnica avente ad oggetto atti irripetibili a cui
potranno partecipare le parti in causa”.

Il pm Manotti ha inoltre spiegato che ”il fascicolo sull’incidente non era stato ancora chiuso” e che ”si e’ ora aperto un procedimento per omicidio colposo dopo che il padre della ragazza, Mario Lucetti, aveva presentato un esposto chiedendo chiarimenti sulla dinamica dopo che la Toyota gli aveva recapitato una lettera, un mese dopo l’incidente, in cui si invitava Chiara a recarsi ad un concessionario per fare delle verifiche per un presunto difetto di fabbrica”.

”Dobbiamo ora capire se il difetto all’acceleratore sussiste realmente – ha detto il sostituto Manotti -. Faremo accertamenti su chi ha fabbricato l’auto e se sono stati eseguiti lavori di manutenzione ordinaria”. La consulenza tecnica, a cui parteciperanno anche i consulenti di Toyota e della famiglia della ragazza morta, e’ attesa entro 90 giorni. L’auto e’ sotto sequestro.

Ultima modifica: 16 Novembre 2017