La coupe’ della Casa francese arrivera’ in Italia nel mese di giugno in serie limitata
17 aprile 2010 – Queste vetture Peugeot, invero ben disegnate, ben realizzate e per molti versi originali, saranno soggette ad attenta osservazione da parte dei probabili clienti. Due i modelli provati: la versione a benzina piu’ potente e la Diesel che hanno evidenziato un consumo su “misto veloce di montagna” pari a 11,5 l/100 km di benzina la prima e 7,9 l/100 km di gasolio la seconda.
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LA PROVA. Volante ben impugnabile, ottimo appoggio per il piede sinistro su piastra laterale in alluminio. Ottima la manovrabilita’ del cambio manuale e ben programmata la pesantezza dello sterzo, leggero a bassa velocita’ e poi via, via sempre piu’ pesante, agganciato al terreno. Si tratta di un’unita’ classica a comando idraulico, cioe’ non elettrico, segno che il prezzo, per quanto interessante, non e’ la prima delle preoccupazioni. La stabilita’ e’ stata oggetto di particolare attenzione con una soluzione finale cinetica delle sospensioni solo apparentemente banale: Mac Pherson davanti e ponte a ruote interconnesse dietro. Di conseguenza lo sterzo e’ pronto e preciso le ruote posteriori seguono con coerenza e non ci sono ritardi al termine della manovra di cambio di traiettoria.
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IBRIDA. Curioso notare che nell’avveniristica versione ibrida a quattro ruote motrici (solo disegnata, con fantasia; pronta per il 2011? Non sara’ comunque una RCZ) il ponte dietro e’ previsto “multilink” certo per alloggiare meglio l’unita’ elettrica, la batteria e i semiassi. Il comfort di assorbimento delle due versioni da noi provate e’ adeguato, con qualche preferenza per il Diesel. Nel confronto , un po’ “trasversale”, con le concorrenti (Audi, BMW e Alfa Romeo sopra tutte) suggeriamo di osservare la capienza del baule (a soglia rialzata) che raddoppia la volumetria abbattendo i sedili posteriori. Con un Cx piuttosto banale pari a oltre 0,32, la RCZ recupera di validita’ aerodinamica nel prodotto CxS grazie alla contenuta superficie frontale e allo spoiler mobile sotto il lunotto.
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RIGIDITA’ TORSIONALE. Notevole la rigidita’ torsionale, pari a una torsione di soli 0,69 mrad per 1.000 Nm di sollecitazione, tipica delle coupe’, che traggono beneficio anche dalle due sole porte, al solito piuttosto lunghe per l’accesso (mai agevole) ai posti dietro. Il loro peso e la conseguente fatica ad aprirle e chiuderle con vettura in pendenza e’ un handicap comune a questo tipo di vetture, come pure il recupero delle cinture di sicurezza, sistemate molto posteriormente rispetto a guidatore e passeggero. In questo campo ci sarebbe da lavorare per raggiungere presto soluzioni efficaci, purche’ non costose.
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PREZZI: non comunicati ma si prevede 30.000 euro per il benzina e 27.000 per la diesel
Ultima modifica: 16 Novembre 2017