Troppi i richiami. Ma le auto sono sicure?

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Il passaggio dalla prova su strada fatta dai collaudatori alle analisi strutturali affidate ai computer sta mettendo in evidenza alcuni passi da rivedere

Ma le auto, oggi, sono piu’ sicure di ieri? Questi continui richiami per sostituire pezzi difettosi stanno a dimostrare che forse le sperimentazioni e i collaudi sono ormai andati nel dimenticatoio? Diciamo che il passaggio dalla prova su strada fatta dai collaudatori alle analisi strutturali affidate ai computer sta mettendo in evidenza alcuni passi da rivedere.

Fino a pochi anni fa per progettare un nuovo modello ci volevano almeno 3 anni. Adesso nell’area dei computer in meno di 20 mesi una vettura e’ pronta ad andare in commercio partendo dal famoso foglio bianco. E’ anche vero che le piattaforme sono componenti uguali per auto della stessa categoria, e’ vero che non c’e’ piu’ bisogno di progettare motori perche’ marche diverse utilizzano gli stessi propulsori. Le catterestiche di modelli della stessa cilindrata per vetture del segmento medio di Ford, Peugeot e Citroen escono dalla stessa fabbrica. Grazie alle centraline elettroniche e’ possibile studiare utilizzi diversi. Ma la struttura del motore e’ la stessa. Il tutto per le economie di scala.

Tornando ai richiami, ai quali sono soggette tutte le case nessuna esclusa, puo’ sorgere il dubbio che un piu’ lungo periodo in fase di sperimentazione potrebbe sopperire a questi inconvenienti. La fretta spesso e’ cattiva consigliera ed e’ tanto piu’ grave quando si parla della salute degli automobilisti.

C’e’ stato un grosso passo in avanti in questa direzione. Adesso le case hanno preso coscienza di rendere noto a tutto il mondo i motivi del richiamo. Trasparenza che vuol dire ancora fiducia nelle due ruote.

Ultima modifica: 16 Novembre 2017