Lo afferma il Presidente del Salone dell’automobile di Ginevra Luc Argand
{{IMG_SX}}1) Il settore in assoluto piu’ colpito dalla crisi e’ proprio quello dell’auto e relativi fornitori. Questi problemi si sono riversati nell’edizione 2009?
“Non e’ cosi’! Il Salone dell’Automobile 2009 sara’ straordinario, decisamente all’altezza delle passate edizioni di successo. General Motors, l’unico gruppo a ridurre lo spazio da piu’ di 6 mila a meno di 3 mila metri quadrati, non ha creato problemi. Abbiamo riempito senza difficolta’ tutto lo spazio lasciato da GM”.
2) A che cosa attribuire questo fattore?
“Al fatto che i capitali, i programmi, le riserve finanziarie e i pagamenti anticipati erano gia’ stati pianificati o attuati prima che la crisi raggiungesse l’apice. O piu’ semplicemente dipende dal fatto che in tempi difficili e’ importante promuovere i propri prodotti e che un salone dell’auto e’ la migliore vetrina per presentarli. Siamo dell’avviso che questi aspetti abbiano svolto un ruolo importante nella decisione a favore della nostra manifestazione”.
3) Andando piu’ in profondita’ ci sono altri aspetti a favore di Ginevra?
“La citta’ e’ facilmente raggiungibile sia in aereo, che in treno o in auto. Come aspetto politico la nostra esposizione si svolge in un Paese neutrale, che non ha una produzione nazionale di auto e pertanto nessun Paese costruttore di automobili risulta privilegiato”.
4) Non solo. Con Detriot in profonda crisi il vostro diventa il salone piu’ importante d’inizio anno?
“Al di la’ dell’attuale situazione negli Usa noi abbiamo il vantaggio incontestabile che il salone si svolge ogni anno in primavera, che inaugura la stagione delle vendite e, per finire, che si tratta del periodo ideale, per presentare le novita’ internazionali ed europee. Quest’anno gli espositori ci onoreranno con la presentazione di non meno di 130 nuovi modelli europei e internazionali”.
5) Se la situazione del mercato rimarra’ a questi livelli, quale sara’ il futuro del Salone dell’Auto di Ginevra?
“La nostra ambizione, ovviamente, e’ di mantenere il ritmo annuale di esposizione e la nostra posizione tra i cinque saloni principali dell’automobile riconosciuti dall’OICA, vale a dire con Parigi, Francoforte, Tokio e Detroit”. Vogliamo potenziare l’immagine dell’Industria automobilistica e promuovere sforzi ragguardevoli nel settore proponendo un sempre maggior numero di manifestazioni incentrate sul tema della mobilita’”.
6) Sull’esempio del padiglione verde che prende il via quest’anno?
“E’ un esempio. Il “Padiglione Verde” e’ dedicato alla trazione elettrica, alle forme di propulsione alternative e ad altre tecnologie di punta nella misura in cui contribuiscono a contenere l’inquinamento ambientale e i consumi. Un’altra proposta e’ la seconda edizione dell’International Advanced Mobility Forum IAMF, ovvero la conferenza sull’energia pulita e la mobilita’, organizzata con il nostro patrocinio che riunisce per tre giorni grandi esperti del settore”.
7) Si guarda al futuro con il padiglione verde e il forum sulla mobilita’ ma allo stesso tempo Ginevra apre alla F1. Non e’ un controsenso?
“No perche’ Max Mosley verra’ a parlare di mobilita’ sostenibile perche’ lui anche in F.1 e’ attento a queste problematiche. Poi nel Padiglione 1, gli spettatori potranno ammirare ben 15 monoposto degli anni scorsi. E’ un omaggio alla storia dei gran premi degli ultimi 20 anni”.
8) Le prevsioni per un’edizione che si apre nel segno della crisi?
“Dal 5 al 15 marzo, giorni di apertura al pubblico, prevediamo, per l’edizione numero 79 del Salone di Ginevra, la presenza di circa 700mila visitatori, il 37% dall’estero. Per ricordare la situazione positiva tengo a ricordare che la superficie espositiva sara’ di 78.000 metri quadrati, contro una richiesta di 84.000”.
Ultima modifica: 16 Novembre 2017