Con ‘Panda Eco’ Fiat si conferma leader della mobilita’ sostenibile

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Il marchio torinese e’ da sempre attento alle tematiche ambientali e leader nel contenimento delle emissioni e nella riduzione dei consumi. Infatti, Panda Eco emette 119 g/km di CO2 con una riduzione dei consumi pari all’11 per cento rispetto alla versione da cui deriva

{{IMG_SX}}Da tempo la prima “missione” del gruppo  Fiat e’ quella di produrre motori  prestazionali e rispettosi dell’ambiente. Seguendo queste linee guida, i risultati ottenuti sono ottimi e la conferma arriva dal recente rapporto  della societa’ Jato – leader mondiale per la consulenza e ricerca nel campo automotive nata nel 1984 e presente in oltre 40 Paesi –  che ha riconosciuto che, tra i dieci marchi automobilistici piu’ venduti in Europa, Fiat  e’ il brand che nel 2007 ha registrato il valore medio piu’ basso di emissioni di CO2 sulle proprie vetture vendute: 137,3 g/km.
 

Adesso Fiat  inserisce a listino  Panda Eco, la nuova versione della piccola da citta’ che risponde a una clientela sempre piu’ sensibile alle tematiche ambientali, consentendo l’accesso agli eco-bonus stanziati da molti governi europei per premiare le vetture meno inquinanti: per esempio, in Italia il contributo governativo e’ di 800 euro, in Francia di 700 euro.  Panda Eco emette 119 g/km di CO2 con una riduzione dei consumi pari all’11 per cento rispetto alla versione da cui deriva, grazie a numerosi interventi  sul motore e l’aerodinamica. 

 

Il cuore dell’auto e’ il propulsore 1.1 da 54 cv. Il prezzo parte da 8.830 euro ma, usufruendo del contributo governativo di 800 euro (quindi 100 euro in piu’ rispetto alla versione 1.1 Actual di Panda) e di un 6 per cento di sconto, puo’ essere acquistata a 7.550 euro. Gli ingegneri di  Fiat Powertrain Technologies hanno lavorato accuratamente per perfezionare la meccanica dell’auto, in modo da realizzare un motore che abbina bassi consumi e emissioni nocive contenute: Panda Eco ha un cambio con rapporti allungati, utilizza un olio meno viscoso all’interno della trasmissione che produce minor attrito, il tutto associato a una revisione della centralina di controllo motore. Inoltre, adotta pneumatici “verdi” a basso indice di rotolamento che consentono consumi ed emissioni inferiori, e ripari specifici per diminuire la resistenza aerodinamica. Tutto cio’ ha permesso di ridurre le emissioni di CO2 – come detto – a 119 g/km con consumi nel ciclo combinato di 5 litri per 100 km. 

Ultima modifica: 16 Novembre 2017