La questione dei dazi cambierà l’impatto sul mercato delle BEV? Il mercato italiano delle auto elettriche nuove procede lentamente, attestandosi sotto il 5% di quota. I costi elevati rispetto alle vetture a combustione interna rappresentano un freno significativo.
Per stimolare la mobilità elettrica, una ricerca AutoScout24 ha interpellato oltre 6.000 persone in sei nazioni europee. Dallo studio emerge che un’azione sui prezzi è cruciale, superando la necessità di soli incentivi diretti.

Apertura italiana verso la Cina
Quasi sei italiani su dieci si dichiarano favorevoli a una maggiore apertura al mercato cinese. Ciò implica la richiesta di eliminare i dazi compensativi imposti dalla Commissione Europea sulle auto elettriche (BEV) importate dalla Cina. Tali dazi, validi per cinque anni, comportano tariffe variabili dal 7,8% al 35,3%, che si sommano a un precedente 10%.
Dazi, diverse visioni in Europa
L’Italia si dimostra il Paese più incline a tale apertura. Al contrario, Germania (33%) e Austria (36%) esprimono maggiore cautela verso l’allentamento delle restrizioni sull’importazione di veicoli cinesi. Un atteggiamento più aperto, seppur con percentuali contenute, si riscontra in Francia (46%), Belgio (45%) e Paesi Bassi (40%).

Prezzi e futuro elettrico
Mentre in Europa si discute sulla fine delle immatricolazioni di auto con motore termico dal 2035, i costruttori cinesi avanzano rapidamente nello sviluppo dell’elettrico. Essi producono veicoli più accessibili e tecnologicamente avanzati rispetto a molti concorrenti occidentali. La loro strategia include anche vetture ibride plug-in, in linea con le aspettative degli automobilisti europei.
Il ruolo del marketplace
“Il futuro della mobilità elettrica è ancora incerto e dipenderà molto dai prezzi, che rimangono un elemento fondamentale per la diffusione su vasta scala” commenta Sergio Lanfranchi, del Centro Studi AutoScout24.

“In questo scenario, i produttori cinesi stanno introducendo sul mercato europeo offerte sempre più competitive, sia a livello tecnologico che di rapporto qualità -prezzo“.
I dazi europei influenzeranno il breve periodo, ma difficilmente arresteranno un’evoluzione già in atto. “Come marketplace, il nostro compito è assicurare visibilità e pari opportunità a tutti i costruttori, ponendo al centro le necessità degli automobilisti“.
L’obiettivo è offrire la massima scelta possibile, sostenendo un ecosistema automobilistico dinamico, aperto e innovativo.
Dazi e mercati, alcuni numeri
- Quota del mercato auto elettriche nuove in Italia: meno del 5%.
- Ricerca AutoScout24 ha coinvolto oltre 6.000 partecipanti in sei Paesi UE.
- Percentuale di italiani favorevoli all’abolizione dei dazi sulle auto elettriche cinesi: quasi il 60%.
- Tariffe variabili dei dazi UE sulle auto elettriche cinesi: dal 7,8% al 35,3%.
- Precedente dazio sulle auto elettriche cinesi: 10%.
- Percentuale di tedeschi favorevoli all’allentamento delle restrizioni sulle auto cinesi: 33%.
- Percentuale di austriaci favorevoli all’allentamento delle restrizioni sulle auto cinesi: 36%.
- Anno previsto per lo stop delle immatricolazioni di auto con motore a combustione interna: 2035.
- Percentuale di italiani che esprimono perplessità sullo stop del 2035: 52%.
- I produttori cinesi si concentrano anche su vetture ibride plug-in.
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Ultima modifica: 4 Aprile 2025

