Motomondiale 2018: chi sono i piloti della Honda

Pochissimi giorni al Mugello, Gran Premio d’Italia, del Motomondiale 2018 e tiene banco il mercato piloti. Tantissime le trattative che vedono scuderie e piloti coinvolti. In casa Honda Racing Corporation (HRC), se il posto di Marc Marquez è intoccabile, quello di Dani Pedrosa è a rischio dopo i risultati poco convincenti di questo inizio di stagione.

Marc Marquez

“El Cabroncito”, questo è il soprannome che, il giornalista Guido Meda, diede a Marc Marquez prima che arrivasse in Motogp. In italiano significa “capretto”, animale che vive del suo istinto. Così Marquez, tra l’istinto e talento è diventato un fenomeno. Nato a Cervera, un paesino di 10 mila abitanti, della Catalogna, Cabroncito, oggi 25enne, è salito per la prima volta in una minimoto all’età di cinque anni. Oggi, ha infranto ogni record del Motomondiale. Già nel 2005 e nel 2006 centra 2 titoli consecutivi nel Campionato Catalano, cui segue il debutto coronato dal successo nel rinomato CEV, il Campionato spagnolo di velocità. Nel 2008 arriva l’esordio nel Motomondiale 125 con il team Repsol KTM. Al Gran Premio di Gran Bretagna di quell’anno diventa (a 15 anni e 127 giorni) il più giovane spagnolo a conquistare un podio nella storia del Motomondiale. Questa fu solo la premessa di tantissimi successi negli anni a seguire in Motogp. Lo spagnolo con un palmares di 4 titoli mondiali, al centro di diverse polemiche per la sua guida spericolata e con un futuro tutto da scrivere, rimane un punto saldo per la scuderia giapponese.

Dani Pedrosa

Daniel “Dani” Pedrosa Ramal, per tutti “Torero Camomillo” soprannome che Guido Meda gli diede per la sua tranquillità e compostezza. Dani, vincitore di un titolo in 125 e due titoli nella 250, è dal 2006 lo storico seconda pilota della Honda. Di Sabadell, Catalogna, oggi 32enne, ha visto al suo fianco Nicky Hayden, Andrea Dovizioso, Casey Stoner e dal 2013 Marc Marquez. In Motogp, pur ottenendo diversi risultati ed essendo salito 153 sul podio, non è mai riuscito a vincere il titolo. I migliori piazzamenti nella classifica finale al 2007, 2010, 2012, rispettivamente con un secondo posto. Per tale motivo, la casa giapponese è pronta a cambiare. In attesa che il mercato piloti entri nel vivo, Dani Pedrosa dovrebbe essere confermato sino al 2019, successivamente verrà presa in considerazione la possibile separazione. Il tutto sarà del tutto consensuale. Dani ha dato tutto ciò che poteva, spesso criticato perché “eterno secondo”, pur non avendo mai vinto un titolo, è sempre stato lì a lottare con i migliori. Cosa gli riserverà il futuro?

Ultima modifica: 25 Maggio 2018