In Inghilterra ha fatto molto discutere la storia di Jean-Marc Gales, Ceo Lotus fermato per eccesso di velocità . Gales stava viaggiando a 164 km/h in una strada a limite 112 km/h. In questi casi, oltre a una multa, il codice inglese prevede un’aggiunta fra i 3 e i 6 punti sulla patente. A differenza dell’Italia, dove i punti vengono sottratti, nel Regno Unito si sommano le infrazioni. Arrivati a quota 12 punti di penalità , scatta la sospensione per sei mesi. Gales, prima di questo eccesso di velocità , aveva già accumulato 8 punti.
Con il rischio di vedersi sospesa la patente per sei mesi è arrivato il ricorso. E il tribunale, in un certo senso, ha accolto la tesi difensiva. Simon Nicholls, il suo avvocato, ha usato la tesi della difesa del test driver. La premessa è che Gales, in quando Ceo della sua azienda, deve avere la facoltà di provare i suoi prodotti. Essendo questi auto sportive, ha la necessità di spingere sull’acceleratore.
Nicholls ha poi aggiunto che per Gales è vitale continuare a fare il suo lavoro, del quale è l’intera nazione a beneficiare. In conclusione, è arrivata la richiesta di multa e sospensione della patente per un mese, ma senza aggiunta di punti. Una mozione che la corte ha accolto.
Fra multa e spese processuali, il Ceo Lotus è stato condannato a pagare 832 sterline, 950 euro al cambio attuale. Nessun punto aggiuntivo sulla sua patente, che è quindi salva. Il magistrato ha suggerito a Gales di svolgere il suo lavoro in pista qualora avesse in previsione di viaggiare a quelle velocità .
Ultima modifica: 26 Gennaio 2018

