Le 3 peggiori gare di Formula 1 a Imola

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Quali sono state le 3 peggiori gare di Formula 1 a Imola? In questo 2022 le Mercedes non hanno mai vinto e, in tempi recenti, il loro avvio più “lento” è stato il 2018, quando vinsero per la prima volta a Baku. La Ferrari tenta perciò di allungare il record di vittorie a Imola, che condivide con la Williams. La Mercedes ad ogni gara di questo mondiale 2022 deve scontrarsi con i grandi numeri costruiti dall’inizio dell’era Power Unit ad ora. Oltre ai cattivi risultati portati a casa da Hamilton per la Mercedes, dalla Ferrari e dalla Williams quest’anno, le altre due peggiori gare di Formula 1 ad Imola segnano due tragiche morti di due piloti nel 1994: Ratzenberger e Senna.

Hamilton quinto dopo tre gare nel 2022 e risultati di Ferrari e Williams

Partiamo da Hamilton che alla guida della monoposto della Mercedes è 5° nel Mondiale dopo la terza garaIndubbiamente, si tratta del suo peggior risultato dal 2010, quando era sesto. Non ci si crede, se si pensa che generalmente Hamilton è solito occupare una delle due prime posizioni in graduatoria.

Ma per Lewis Hamilton non è solo una questione di posizione nel Mondiale, quindi di punti, ma anche di risultati. Come è noto, infatti, conta un solo podio nelle prime tre gare e, se il pilota non finirà nei primi tre a Imola, questa sarà la sua prima stagione con un solo podio nelle prime quattro gare.

Come se non bastasse, per la Mercedes è l’ultima chiamata per scongiurare un inizio di stagione misero di risultati. Quest’anno la scuderia non ha mai vinto. Ecco quindi che Imola è, di nuovo, lo spartiacque: se la Mercedes non otterrà un successo, questo sarà il primo campionato senza vittorie Mercedes nelle prime 4 gare dal 2013. Fino all’anno scorso questa prospettiva era impensabile. Il 2020 infatti fu il quarto anno dell’era Power Unit in cui la Mercedes vinse tutte e 4 le prime gare stagionali dopo il 2014, 2016 e 2019.

Ferrari e Williams

Nel 2020 e 2021, anni in cui il GP di Imola è rientrato in calendario, la Ferrari non era in condizione di competere per la vittoria, anche se l’anno scorso è riuscita a portare a casa un quarto e quinto posto. Il team italiano condivide con la Williams il record di vittorie ad Imola, 8 per ciascuna scuderia, ma, se per la Ferrari è lecito sperare nel successo, per la Williams la situazione sembra disperata, sia per la scarsità delle prestazioni che per una certa dose di sfortuna. Nei GP di Imola degli ultimi due anni, la Williams ha avuto tre ritiri per incidente su quattro partenze, solamente Latifi ha raggiunto il traguardo, fuori dai punti in undicesima posizione.

I 16 vincitori complessivi ad Imola

Il rientro recente di Imola in calendario non mette a rischio il bottino di Michael Schumacher, che con 7 vittorie è destinato a lungo a restare il Re del circuito Ferrari. Imola finora ha visto 16 vincitori diversi in 29 gare disputate e, tra quelli attuali si ricordano: Alonso (2005), Hamilton (2020) e Verstappen (2021).

La morte di Roland Ratzenberger nel 1994

Il pilota austriaco partecipò alle qualifiche del Gran Premio di San Marino a Imola nell’aprile 1994, sperando di poter raggiungere un buon punteggio per la sua seconda partenza iridata. Sabato 30 aprile, durante la seconda sessione di prove ufficiali, Roland effettuò però un tentativo di qualifica a bordo della sua Simtek e compì un errore alla chicane delle Acque Minerali uscendo leggermente di pista, ma soprattutto non accorgendosi di aver probabilmente danneggiato l’ala anteriore della monoposto.

Ratzenberger pensò probabilmente che la monoposto non avesse subito alcun danno e raggiunse ugualmente il traguardo facendo segnare il suo tempo. Il giro successivo, però, dopo non essere ancora rientrato ai box, mentre affrontava la velocissima curva Villeneuve a oltre 300 Km/h si schiantò all’esterno della stessa a causa della rottura dell’alettone. Questa parte della carrozzeria cedette probabilmente a causa delle sollecitazioni, staccandosi definitivamente dai sostegni che lo ancoravano al muso e finendo sotto le ruote che impedivano quindi alla monoposto di avere direzionalità in curva.

La Simtek Ford di Ratzenberger rovinò a velocità folle contro il muro di contenimento esterno e dopo ben sei testacoda si arrestò in mezzo alla pista. La brusca decelerazione e il fortissimo impatto ridussero in fin di vita il pilota che perse immediatamente conoscenza. Si capì subito che la situazione era drammatica perché, appena la macchina smise di roteare su se stessa, si vide la testa di Ratzenberger dondolare sul lato sinistro dell’abitacolo.

La morte di Senna nel 1994

il 1° maggio 1994 moriva anche Ayrton Senna, il pilota più amato della Formula 1, un eroe ancora oggi celebrato da chi all’epoca non era neanche nato.

Il weekend che più di tutti ha segnato la storia della Formula 1, sancendo la fine di un’era e favorendo l’inizio di una nuova fase improntata a una maggiore sicurezza, è quello che tra il 30 aprile ed il 1° maggio 1994 ad Imola ha visto la scomparsa di Roland Ratzenberger ed Ayrton Senna.

Il 1994 è stato un anno drammatico ad Imola. Il tremendo incidente di Rubens Barrichello nella giornata del venerdì, lo schianto fatale dell’austriaco della Simtek al sabato e, infine, la tragedia del brasiliano tre volte campione del mondo, hanno rappresentato un vero trauma per tutto il mondo della Formula 1. Tutti si sono allontanati dall’errata convinzione che la sicurezza avesse ormai raggiunto il suo apice e gli incidenti mortali fossero un ricordo lontano 8 e 12 anni, (la distanza temporale dalle ultime tragedie di Elio De Angelis, Riccardo Paletti e Gilles Villeneuve).

L’incidente costato la vita ad Ayrton Senna è spesso argomento di discussione ogni qualvolta la sicurezza delle odierne monoposto salva un pilota da danni fisici importanti. L’eredità di quei pochi, terribili secondi, ha fatto sì che si migliorassero gli standard odierni che riguardano ogni aspetto del motorsport: dall’equipaggiamento tecnico del pilota (tuta, casco, guanti, scarpe, sottotuta etc..) alle importanti protezioni previste sulle monoposto (Halo è l’ultima grande introduzione) fino alle barriere in circuito.

Ultima modifica: 28 Maggio 2022